Domenica 28 maggio si terrà la 39esima edizione di Bicipace, storica manifestazione in bicicletta della Lombardia che unisce più generazioni di ciclisti, pacifisti e attivisti dalla Lombardia e dal Piemonte. Le partenze saranno dislocate in oltre 30 comuni delle province di Milano, Varese e Novara ed il punto di arrivo per tutti i partecipanti sarà nella sede della Colonia Fluviale di Turbigo (MI), nel cuore del Parco del Ticino, dove ci saranno cibo, musica, banchetti informativi ad attenderli.

Come ci ricorda Flavio Castiglioni (fondatore di Bicipace ma anche di Cittadini Reattivi, ndr) “Bicipace da sempre è portatrice di messaggi dedicati all’ambiente, alla pace e alla solidarietà“. Una manifestazione con cadenza annuale pioniera sui temi della mobilità sostenibile e della giustizia sociale ed ambientale, contro ogni guerra.

Quest’anno tra le questioni più importanti sollevate dagli organizzatori ci saranno la crisi idrica e il climate change. Non dimentichiamo che il nord Italia è stato in emergenza fino a poche settimane fa, dopo oltre un anno di siccità, in contrapposizione alle alluvioni che hanno colpito l’Emilia Romagna. “Non possiamo limitarci a constatare i danni dovuti ai cambiamenti climatici”, ribadisce Flavio. “Dobbiamo strutturare interventi e programmi di azione per contrastare le emergenze e passare a politiche di mitigazione e di adattamento”.

Politiche indispensabili per limitare il surriscaldamento climatico che vanno, appunto dalla promozione della mobilità sostenibile, senza più l’uso di combustibili fossili, alla riduzione del consumo di suolo. Politiche rimaste finora inattuate, soprattutto in Lombardia, soffocata dal cemento e dal traffico viario, nonostante la pianura Padana sia una delle zone più inquinate d’Europa, secondo i dati dell’Agenzia Europea per l’Ambiente e, secondo i dati ISPRA, una delle regioni con il maggior consumo di suolo. “Anche per questo Bicipace da sempre chiede una mobilità più sostenibile– ribadisce Flavio Castiglioni- bisogna avere il coraggio politico di investire risorse sulle piste ciclabili, e non solo quelle cicloturistiche, ma sui tratti casa-lavoro e casa-scuola”. Mettendo in sicurezza quelle già esistenti, ovviamente, anche per impedire che si ripetano tragedie come a Milano, dove ci sono stati sette morti (e un ferito in coma) in meno di 3 mesi.

Eppure, nonostante l’opinione pubblica si sia sempre più sensibilizzando verso un futuro più sostenibile, il modello lombardo prosegue verso uno sviluppo insostenibile. “Se oggi all’aeroporto di Linate si arriva in metropolitana, politiche opposte sono state attuate per l’ampliamento dell’altro aeroporto di Milano, quello di Malpensa – denunciano gli organizzatori di Bicipace. “Nuove bretelle autostradali e sdoppiamenti ferroviari inutili stanno devastando terreni agricoli e boscati e, addirittura, per l’ampliamento della Cargo City, diventata il maggior scalo cargo d’Italia, saranno distrutti altri 44 ettari dell’ultimo prezioso ed unico habitat rappresentato dalla brughiera”.

Parliamo di Via Gaggio, corridoio ecologico e percorso naturalistico, oltre che museo civico a cielo aperto, nei pressi di Tornavento, uno dei borghi più belli del territorio lombardo, che rischia di essere spazzato via, contro il parere del Parco del Ticino, delle associazioni ambientaliste (Legambiente, WWF, LIPU e FAI in testa) e diversi comuni intorno all’aeroporto. “Una grande perdita per tutti, a discapito della comunità e delle nuove generazioni, per far posto a degli ennesimi  capannoni , che non possiamo tacere”, conclude Flavio Castiglioni.

Questi ed altri temi, come la presentazione dei progetti di solidarietà che verranno sostenuti attraverso la sottoscrizione a premi e la prima presentazione dal vivo alla comunità di Bicipace di “CIVIC INN – Reattivi si cresce, il nostro progetto di educazione alla cittadinanza aperto alle scuole, alla generazione Friday for Future e alle comunità, sostenuto grazie all’8 per mille della Chiesa Valdese, saranno affrontati nel pomeriggio aperto  a tutti, con musica e giochi, nel parco della Colonia Fluviale del Ticino.

Qui il programma della giornata.

Per firmare la petizione su Change – “Salviamo la brughiera di Malpensa e Lonate Pozzolo”

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