L’Istituto Superiore di Sanità – in collaborazione con il Ministero della Salute – ha presentato giovedì 23 febbraio il Sesto Rapporto S.E.N.T.I.E.R.I. (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento), pubblicato sulla rivista scientifica Epidemiologia & Prevenzione. Il Rapporto Sentieri è uno strumento fondamentale per il monitoraggio delle situazioni sanitarie e ambientali in 46 siti di interesse nazionale. Rapporto che dal 2013 consultiamo e studiamo proprio per capire le ricadute di un ambiente inquinato sulla salute dei cittadini. che vivono nei SIN e nei SIR, le aree più contaminate del nostro Paese.



Anche questa edizione ha rivelato e rilevato la necessità e l’urgenza di agire sui territori da bonificare, dimostrando – numeri alla mano – come tra il 2013 e il 2017 si sia verificato un eccesso di 1668 decessi l’anno.  Viene, inoltre, segnalato il rischio di ospedalizzazione che colpisce bambini e adolescenti.

Sono proprio i risultati del Sesto Rapporto Sentieri a sottolineare l’importanza delle bonifiche, suggerendo di proseguire con indagini multidisciplinari per promuovere la ‘giustizia ambientale’ per contrastare le cosiddette disuguaglianze ambientali.

Il rapporto Sentieri ha prodotto, inoltre, una mappa concettuale utile per comprendere nel dettaglio le implicazioni tra ambiente e salute.E’ proprio la scienza a fare da megafono alle richieste dei cittadini e il Rapporto Sentieri segna “la strada” scientifica da seguire per le lotte civiche a tutela della salute e dell’ambiente.

Lotte e proteste pacifiche che continuano in diverse comunità italiane martoriate dall’inquinamento partire da Taranto dove per sabato 25 febbraio alle ore 10 in piazza della Vittoria è prevista la manifestazione “No all’immunità penale. Chi inquina deve pagare”, indetta dai Genitori Tarantini.
Oppure con iniziative – di cui vi abbiamo già anticipato i contenuti in questo articolo di Rosy Battaglia – come “l’offensiva della gentilezza” che prevede la sensibilizzazione di chi siede in Parlamento, inviando ai parlamentari immagini e video che interrogano la coscienza. “Di fronte all’inquinamento dell’ILVA occorre fare un’obiezione di coscienza rifiutando la conversione in legge del decreto legge 2/2023“, raccontano gli attivisti tarantini.



Anche la Lombardia è in fermento. A Brescia, dove prosegue la mobilitazione a sostegno del Presidio 9 agosto. Sempre sabato 25 alle 15.00 in piazza Duomo si terrà l’assemblea #solidale aperta a tuttə per il diritto alla città! Qui le info nell’evento su Facebook: Assemblea solidale contro lo sfratto del #presidio9agosto @piazza Duomo a Brescia Dall’altra parte della regione anche la zona di Malpensa  minacciata dall’espansione insostenibile dell’aeroporto. Non solo i territori, non solo la flora ma anche la fauna. Sono infatti diverse le associazioni, sia ambientaliste che animaliste, a chiedere la protezione dell’habitat circostante, in particolare dell’ultimo lembo di brughiera, il corridorio ecologico di Via Gaggio che rischia di essere cementificato.

Sempre sabato 25 febbraio dalle ore 9.00, infatti, a Castano Primo (MI) è previsto un convegno internazionale per scoprire la biodiversità della brughiera, per capire come riqualificare i territori e come preservare la flora e la fauna. Sono molte le associazioni che prenderanno parte sia al convegno che a tutte le iniziative in difesa dell’ambiente, tra cui Legambiente Lombardia, l’Ecoistituto della Valle del Ticino o la LIPU.
Tutti esempi concreti di come scienza, tutela dell’ambiente e della salute e cittadinanza reattiva vadano nella stessa direzione. Nell’attesa che le istituzioni riprendano a tutelare i cittadini e non il profitto. 

Nicola Petrilli per Cittadini Reattivi APS

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