Domenica 19 giugno 2022 è stata una bellissima anche se calda giornata. Nella Lombardia colpita dalla siccità si è tenuta la 38esima edizione di Bicipace, storica manifestazione in bici per la pace, la tutela dell’ambiente e della solidarietà che si svolgerà lungo un percorso tra le province di Varese e Milano, con arrivo a Castano Primo, nell’area per Parco del Ticino. Centinaia di persone hanno sfidato le alte temperature
Ora la maggior parte di voi che ci legge probabilmente non lo sa. Bicipace è anche alla base del nostro progetto, presentato lì per la prima volta il 19 maggio del 2013. Il nome di “cittadini reattivi” è nato ispirato dalle azioni concrete di due dei nostri co-fondatori Flavio Castiglioni e Claudio Spreafico, colonna portante della manifestazione che da decenni si muovono a tutela di un territorio cementificato e inquinato, come quello che va dall’Olona al Ticino, in Lombardia.
Esempio per chi scrive perché la tutela dell’ambiente e del territorio nasce dall’azione quotidiana di chi non si arrende e lotta per impedire la devastazione. Così come appare evidente e lo abbiamo scritto in questi mesi, come la vera conversione ecologica, ricordando le parole di Alex Langer, sia ora socialmente desiderabile. Basta pensare a caldo, siccità, guerre, sprechi. No, non tutto può tornare come prima e abbiamo l’occasione, ennesima per cambiare.
Quindi, riprendendo il moto di Alex Langer, pensiamo a come non tornare ad essere più veloci, ad andare sempre più in alto ed essere più forti. Ma il tempo e il pianeta ci chiedono di essere più lenti, andare più in profondità e vivere e muoverci, rapportarci con gli altri più dolcemente.
Grazie per chi è passato dal nostro banchetto, alle insegnanti che ci hanno contattato, alle amiche e agli amici di Legambiente, di Emergency, Radici nel Fiume e tutte le associazioni e i comitati che come noi erano presenti all’arrivo, alla Tensostruttura del comune di Castano dove oltre mangiare vegetariano e ascoltare musica, abbiamo tutti insieme dato il contributo al progetto di solidarietà “Un ponte a due ruote”, in favore della mobilità dei profughi e dei rifugiati, ospiti nel nostro territorio, mettendo gratuitamente a loro disposizione biciclette raccolte come donazioni e rimesse in funzione nelle ciclofficine rendendoli autonomi nei piccoli spostamenti.
Ma anche a chi ha ascoltato gli interventi di chi sta lottando nel territorio contro l’ennesimo attacco al Parco del Ticino con il nuovo Masterplan di Malpensa. Per noi è stata l’occasione per raccogliere le testimonianze di chi monitora attivamente i territori della brughiera. Un’occasione per ritrovarsi dopo questi anni bui e riabbracciarsi.
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