Oggi è il 28 aprile 2023. Per le comunità delle cittadine e dei cittadini reattivi una data particolarmente significativa. E’ la Giornata mondiale dedicata alle vittime dell’amianto che celebreremo a Casale Monferrato, città ferita a morte con migliaia e migliaia di persone decedute a causa delle fibre killer prodotte dalla Eternit, la più grande azienda di cemento-amianto d’Europa.
Sono passati più di trent’anni dalla messa al bando dell’amianto in Italia, grazie alla legge 257 del 1992, sollecitata proprio dalle lotte civiche che sono partite dalla cittadina piemontese, dove ricordiamo, caso unico in Italia, istituzioni, sindacati, lavoratori, medici e cittadini si unirono per chiedere la chiusura di un impianto altamente inquinante. Nonostante avesse rappresentato, per decenni, il fulcro dell’economia locale.
Oggi, mentre la giustizia non ha ancora fatto il suo corso e siamo in attesa della sentenza del processo Eternit Bis insieme all’Associazione Familiari e Vittime dell’amianto, proprio la comunità di Casale Monferrato ci insegna come l’unità di una comunità nel nome della tutela della salute e della vita umana possa porre fine alla morte nel nome del profitto. E ridare un futuro sostenibile e moderno alle nuove generazioni.
Vicende che abbiamo raccontato sul nostro sito, nelle mie inchieste e nel documentario “La rivincita di Casale Monferrato” e di cui ricordiamo sempre con commozione le testimonianze di chi non c’è più: Giovanni, Margherita ed Alessandro e la loro lotta contro il mesotelioma. Il documentario è visibile in questi giorni su Open Distribuzione dal Basso e verrà proiettato nel percorso di educazione all’ambiente e alla cittadinanza scientifica CIVIC INN – Reattivi si cresce, pensato per mettere a contatto tutte le generazioni di attivisti e gli studenti di sette regioni italiane, grazie al sostegno dell’8 per Mille della Chiesa Valdese.
Infatti, come non ci stancheremo mai di denunciare, troppo poco è stato fatto per bonificare gli oltre 500 mila siti contaminati in tutto il Paese, a partire dalle scuole, ospedali oltre che edifici privati come abitazioni e alle aziende tuttora attive. Perché se Casale Monferrato, ad oggi, ha pagato il prezzo più alto in termini di perdite di vite umane, è invece la città più bonificata d’Italia e d’Europa. Mentre sono decine di migliaia i morti in tutta Italia per via delle malattie asbesto-correlate. Una pandemia silenziosa che ogni giorno inghiotte la vita di almeno dieci persone in tutta Italia.
Le vicende di Casale Monferrato, dove lo scorso dicembre, ricordiamo, è stata insignita del Premio Ambientalista dell’Anno Luisa Minazzi, la dottoressa Anna Maria Moschetti, la pediatra che si batte per la tutela della salute dei bambini di Taranto, fanno eco con quelle della città pugliese.
Proprio l’evento musicale e politico dell’Uno Maggio Libero e Pensante, di cui anche la comunità monferrina è stata ospite negli anni passati, ci ricorda come quello che a Casale Monferrato è ormai passato, nella città dei due mari è ancora un insostenibile presente che chiede, a tutti noi, di non girare lo sguardo dall’altra parte. E noi ci saremo.
Taranto chiama, Taranto ci chiama.
Rosy Battaglia per Cittadini Reattivi APS
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