Mercoledì 4 ottobre Papa Francesco ha reso nota al mondo la sua esortazione apostolica alla tutela della nostra casa comune, il nostro pianeta, il seguito dell’enciclica Laudato Sì. Piuttosto che rincorrere articoli e sintesi riduttive o polemizzare sulla definizione di “Papa ambientalista” affibbiatagli dalla stampa mainstream, vi invitiamo a leggere direttamente le 17 pagine della “Laudate Deum”.
Ora. Come giornalisti e cittadini scientifici e reattivi siamo rigorosamente laici. Però, appunto, il nostro spirito critico e civico si ritrova moltissimo in quanto affermato da Papa Francesco, specie quando scrive che «se i cittadini non controllano il potere politico – nazionale, regionale e municipale – neppure è possibile un contrasto dei danni ambientali».
Proprio intorno a questo concetto di bisogno di cittadinanza reattiva, scientifica e monitorante, ci siamo interrogati nella serata “Ingiustizia ambientale a nord est, che fare?” tenutasi a Oltre il Festival, a Ronchi dei Legionari, in Friuli, ospiti di LeAli delle Notizie. , associazione culturale che si batte per il diritto all’informazione, grazie al coinvolgimento di Don Paolo Iannaccone, presidente del Centro di accoglienza Ernesto Balducci di Zugliano (Udine).
@rosybattaglia insieme a @one_paolone a #oltreilFestival
"#Salute e #ambiente: un binomio #importante"@ODG_CNOG @FnsiSocial @Artventuno @Cittadinireatti pic.twitter.com/15PGWzX2f2
— Festival Giornalismo Ronchi dei Legionari (@FestJRonchi) October 4, 2023
Qui potete riascoltare la diretta della serata. Così come per Casale Monferrato, sono in preparazione degli articoli di approfondimento per ogni comunità e territorio attraversato. Nel caso di Ronchi del Legionari è stata molto bella e importante la partecipazione dei cittadini reattivi delle comunità di Trieste e della laguna di Marano e Grado, entrambi siti di interesse nazionale e regionale, ancora minacciati da opere, piccole e grandi, dall’ovovia di Trieste, all’acciaieria che si vorrebbe costruire nella laguna di Grado e Marano, area di tutela ambientale, ancora inquinata dai reflui industriali provenienti dalla Caffaro di Torviscosa.
Chissà, è forse per questo che una parte dell’opinione pubblica ritiene particolarmente indigeribili i concetti espressi con semplicità da Papa Francesco che ci richiamano ad affrontare, con coraggio, una crisi che non è (più) solo ambientale, ma sociale e globale.
Il problema del cambiamente climatico, ci dice il pontefice, “è intimamente legato alla dignità della vita umana”.
"La #ferriera a #Trieste e' stata #chiusa grazie ad un movimento #pubblico, composto da #cittadini #consapevoli e #reattivi"@rosybattaglia insieme a @one_paolone a #oltreilFestival@ODG_CNOG @FnsiSocial @Artventuno @Cittadinireatti pic.twitter.com/j5tUiCBhJp
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Ma appunto, ci sprona Francesco, non stiamo facendo abbastanza, ricordando una realtà scomoda: “è la bassa percentuale più ricca della popolazione mondiale che inquina di più rispetto al 50% di quella più povera e le emissioni pro capite dei Paesi più ricchi sono di molto superiori a quelle dei più poveri”. Perché lo ricordiamo, quell’inquinamento, che mette sotto scacco la salute di almeno 5 milioni di persone è frutto di uno sviluppo industriale fossile, in parte tuttora attivo, come a Taranto, che è stato ed è causa stessa dei cambiamenti climatici.
Danno globale che ricade proprio sulle nuove generazione, come ci ricordano i rapporti SENTIERI (acronimo di “Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento”, pubblicati dai colleghi di Epidemiologia e Prevenzione, a cura dell’Istituto Superiore di Sanità, AIRTUM e Ministero della Salute), nei territori dal Piemonte alla Puglia che stiamo ripercorrendo con CIVIC INN 5.0, la nostra scuola itinerante di cittadinanza reattiva e scientifica.
Che fare quindi? Come ha concluso Don Paolo Iannaccone, non ci resta che essere, diventare e crescere come cittadine e cittadini reattivi. Anche per questo, lo ricordiamo, non possiamo che essere in piazza oggi 6 ottobre per la mobilitazione globale dei Fridays for Future. E’ tempo di resistenza climatica e in un certo senso ce lo chiede anche Papa Francesco.
Per una transizione ecologica giusta e dal basso: a settembre tutti a scuola con CIVIC INN 5.0
Rosy Battaglia per Cittadini Reattivi ETS
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