Pochi giorni fa, il 26 maggio, è nata la Rete Ambiente Lombardia che riunisce diverse associazioni lombarde con lo scopo di far cambiare rotta sull’inquinamento atmosferico, ad una delle regioni più inquinate d’Europa. Il primo passo? Una petizione su change.org: Apriti Cielo!


Riportiamo di seguito il comunicato stampa di lancio dell’iniziativa:

Di fronte alla gravità di questa situazione, numerosissime associazioni, comitati e coordinamenti ambientalisti, presenti e operanti sul territorio lombardo, hanno deciso di fare fronte comune affinché il problema urgente e non più rimandabile del diritto a respirare aria pulita in Lombardia si traduca al più presto in politiche attive e fattive.

Per questo è stata costituita RETE AMBIENTE LOMBARDIA: rivolgendosi agli amministratori comunali, provinciali e regionali lombardi, ha lanciato una petizione sulla piattaforma Change.org al seguente indirizzo www.change.org/ApritiCielo, nella quale chiede, anzitutto, l’apertura di un confronto istituzionale stabile con la Regione, dove l’associazionismo ambientalista e la società civile possa avere voce in capitolo, avvalendosi anche dell’apporto tecnico scientifico di organismi indipendenti.

Inoltre, chiede la realizzazione dei seguenti obiettivi:

La limitazione del traffico privato ed il potenziamento e l’efficientamento del trasporto pubblico sostenibile, con riduzione dei costi per gli utenti; la promozione della mobilità dolce favorendo una rete efficace di piste ciclabili, percorsi pedonali e pedonalizzazione dei centri storici e di parte dei quartieri; il ridimensionamento del traffico aereo e la revisione dei piani di ampliamento degli aeroporti.

L’elaborazione di un Piano per il progressivo superamento degli impianti di incenerimento rifiuti, attraverso la raccolta differenziata spinta su tutto il territorio regionale e il recupero di materie prime e secondarie in coerenza con i principi dell’economia circolare; la disincentivazione della produzione e dell’uso della plastica.

La decarbonizzazione dei sistemi di produzione energetica; l’innovazione tecnologica sostenibile degli impianti industriali; l’adozione di metodi per il filtraggio decisamente più efficienti e la verifica sistematica delle emissioni dei camini.

La disincentivazione degli allevamenti intensivi e impattanti, con una pianificazione territoriale ecocompatibile.

L’adozione di un sistema di monitoraggio della qualità dell’aria di ultima generazione, più capillare, con dislocazione nelle aree di maggior criticità; una costante manutenzione delle centraline di rilevamento degli inquinanti; una maggior trasparenza nella raccolta e diffusione dei dati.

Una drastica riduzione del consumo di suolo; la razionalizzazione degli impianti di logistica e lo stop alla loro proliferazione; la pianificazione di una più diffusa intermodalità su ferro.

Maggiori incentivi per la bonifica dell’amianto; la semplificazione delle pratiche burocratiche per favorire un risanamento del territorio più veloce ed efficace, soprattutto nelle aree ex industriali.

L’avvio di un’operazione di riforestazione massiva in tutta la Regione, anzitutto partendo dall’applicazione della Legge 10 del 14/1/2013 che obbliga ciascun Comune sopra 15.000 abitanti a mettere a dimora un albero per ogni nuovo nato o adottato.

La riorganizzazione del sistema sanitario regionale con particolare riferimento alla medicina di prevenzione, garantendo sistemi di monitoraggio degli effetti sanitari relativi alle emissioni di ciascun territorio, in modo partecipato con le comunità locali.

Campagne di sensibilizzazione e formazione alla sostenibilità ambientale rivolte alle scuole di ogni ordine e grado, al personale della Pubblica Amministrazione e alle aziende.

Tuttavia, la petizione e la sensibilizzazione sulle condizioni dell’aria rappresentano solo un primo passo importante: RETE AMBIENTE LOMBARDIA ha intenzione non solo di interessarsi ad ampio raggio delle questioni che riguardano le cattive condizioni dell’ambiente lombardo, ma di lanciare alla società civile tutta, alla politica, alle comunità religiose, all’associazionismo, l’idea di siglare un PATTO che proprio a partire dalla riconsiderazione del valore essenziale dei 5 elementi fondanti—aria, etere, acqua, fuoco e terra—possa ricostruire un rapporto più rispettoso con il nostro territorio.Essendo consapevole del ruolo della Lombardia come “motore economico italiano”, RETE AMBIENTE LOMBARDIA intende trasformare la nostra regione anche in “motore ecologico”, facendosi promotrice di iniziative che sappiano coagulare intorno a progetti condivisi il consenso di associazioni ambientaliste operanti nelle altre regioni della Pianura Padana e su tutto il territorio nazionale, affinché la transizione ecologica sia autentica e non solo auspicata.

Se vuoi leggere l’intero comunicato, clicca qui

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