italiachericiclaIo non accetto un Paese dove il 40% dei rifiuti va in discarica, l’alternativa non sono i termovalorizzatori, ma la raccolta differenziata“. Così ha affermato il Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti all’ultima edizione degli Stati Generali Green , da noi incalzato sul tema gestione sostenibile dei  rifiuti.

Dichiarazione che proviene dallo stesso ministro che lo scorso settembre aveva presentato alla Conferenza Stato-Regioni una bozza di decreto attuativo relativo all’articolo 35 del D.L. 133/2014 detto “Sblocca Italia” che prevedeva, però, la costruzione di 12 nuovi inceneritori, oltre i 42 già esistenti, mappati nella prima copertina della nostra inchiesta partecipata “on the road” da #riciclozero a #rifiutizero.

Anche per questo nella Settimana Europea della Riduzione dei Rifiuti (#SERR), alla vigilia della Conferenza sul Clima di Parigi (COP21), ci è sembrato utile rilanciare l’uso del crowmapping alla base del progetto di informazione civica di Cittadini Reattivi. Cliccando su Partecipa e mappati, potrete contribuire direttamente alla mappa condivisa delle buone pratiche di riciclo e di filiera controllata dei rifiuti in atto,  con iniziative dal basso nel nostro Paese, come i primi  esempi significativi raccolti nella nostra community dalla piccola Capaci in Sicilia alla Firenze che si batte contro la costruzione del nuovo inceneritore.

Continueremo con #riciclozero a raccogliere le denunce dai territori deturpati da inceneritori, discariche e dall’illegalità diffusa, anche attraverso le segnalazioni anonime, ma ci sembra utile e doveroso continuare a documentare le iniziative che, in mancanza di una seria politica sostenibile dei rifiuti in Italia, cercano di sopperire a queste mancanze. Così come continua il lavoro di analisi e di rappresentazione dei dati esistenti per fornire qualche elemento di riflessione.

Grazie ai dati raccolti da Legambiente ed elaborati dal nostro Riccardo Saporiti, abbiamo riportato sulla mappa interattiva i 1518 Comuni Ricicloni che hanno raggiunto nel 2014 picchi di raccolta differenziata (RD) tra l’87,44% di Ponte delle Alpi a quel 65,06%, davvero significativo, del comune di Acerra.

Buone pratiche che si contrappongono alle “Misure urgenti per la realizzazione su scala nazionale di un sistema adeguato e integrato di gestione dei rifiuti urbani e per conseguire gli obiettivi di raccolta differenziata e di riciclaggio” previste nel decreto pro-inceneritori come rappresentiamo nell’infografica (a cura di Mara Cinquepalmi) che si limitano, ad oggi, ad un semplice “Fabbisogno nazionale di incenerimento“: “quanto non viene riciclato, quanti impianti di incenerimento abbiamo, quanti ne mancano”.  Forse un po’ troppo poco sia per gestire gli oltre 7 milioni di rifiuti urbani prodotti ogni anno. Sia per impedire che “l’Italia paghi ogni giorni 120 mila euro perchè ci sono regioni che non hanno attuato piani di gestione rifiuti in linea con la normativa europea” come ha ribadito sempre il ministro Galletti.  Fino agli eccessi della Lombardia, che detiene il record per maggior numero di inceneritori (13) che hanno un potere di incenerimento ormai ben superiore alla quantità di rifiuti prodotta.

Eppure, esistono altri modelli possibili oltre l’incenerimento e la discarica, a minore impatto ambientale e sanitario, come ricorda l’associazione nazionale dei Comuni Virtuosi: “Gli abitanti in Italia sono 61.142.000. Applicando a tutti il “modello Contarina” (in uso in tutta la provincia di Treviso dove il residuo secco per abitante è di 55 kg anno) potremmo avviare a smaltimento residuo 3.362.810 tonnellate di indifferenziato. Il costo del servizio rifiuti si ridurrebbe e si dimezzerebbero gli inceneritori attualmente in esercizio”.

Rosy Battaglia

Da #riciclozero a #rifiutizero è un’inchiesta civica aperta alla partecipazione dei cittadini realizzata a partire da un’idea di Rosy Battaglia in collaborazione con i data journalists Riccardo Saporiti e Mara Cinquepalmi, l’art director Antonella Carnicelli, tra i fondatori dell’associazione di promozione sociale Cittadini Reattivi e Federica Mazzei, tirocinante proveniente dal Master in Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione dell’Università di Pisa.

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