È iniziato oggi 26 settembre a Casale Monferrato il tour della scuola di cittadinanza reattiva e scientifica di Civic Inn 5.0 Reattivi si cresce che, da Nord a Sud, incontrerà student*, comunità e diverse generazioni di attivist* ambientali. 
Perché siamo a Casale Monferrato? In primis perché questa città ha pagato un duro prezzo, quello dell’amianto. Eternit è stata la più grande fabbrica di cemento-amianto d’Europa e fu insediata nel quartiere Ronzone a Casale Monferrato. Venne chiusa 37 anni fa dopo aver inquinato tutta la città grazie all’ordinanza dell’allora sindaco Riccardo Coppo che anticipò di cinque anni la legge 257 del 1992: la norma che ha messo al bando l’amianto su tutto il territorio nazionale.
Lo scorso giugno, dopo 41 udienze di dibattimento, si è concluso il primo grado di giudizio del processo Eternit Bis. La Corte d’Assise del Tribunale di Novara ha condannato il magnate svizzero Stephan Schmidheiny a dodici anni di reclusione, cinque anni di interdizione dai pubblici uffici e oltre 100 milioni di provvisionali a fronte del reato di  omicidio colposo aggravato, in violazione delle norme per la prevenzione sul lavoro. Si è trattato di certo di una rivincita per Casale Monferrato, ma di una rivincita amara.
Dopo anni di bonifiche, infatti, oggi Casale Monferrato è la prima città italiana e europea “amianto-free”. Ma la dispersione delle fibre di amianto causa ancora oggi 50 morti ogni anno per mesotelioma solo nel territorio casalese: il tumore maligno provocato dall’inalazione delle fibre di amianto disperse nell’atmosfera e che ha un tempo di latenza di almeno vent’anni dall’esposizione.
Tra le sostanze che influiscono tuttora sulla nostra qualità della vita c’è l’amianto. Nel 2022 il Parlamento europeo ha ricordato che ogni anno ne muoiono almeno 80.000 persone in Europa. In Italia i dati ci dicono che muoiono 10 persone al giorno per lo stesso motivo. Ad esempio, la Lombardia è la Regione che ha più amianto ancora non bonificato in Italia e ha in assoluto il maggior numero di morti.
Casale è l’esempio che si può bonificare e risolvere il problema, ecco perché tra le tappe di Civic Inn 5.0 Reattivi si cresce (realizzato grazie al contributo dell’Otto per Mille Valdese e Patagonia) non poteva mancare questa città che ha pagato un prezzo così alto, ma che grazie alla compattezza e alla forza della  sua comunità è riuscita ad estirpare questo veleno lasciato in eredità  dall’industria fossile e ad ottenere giustizia.

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