Milano manifestazione contro morti in bici Piazzale Loreto 26 giugno 2023 autore ignoto

“Basta morti in strada” hanno urlato. Erano in bicletta a centinaia ed hanno occupato in Piazzale Loreto venerdì 23 giugno 2023. A Milano solo nei primi sei mesi del 2023 sono morte quattro persone, a cui si aggiunge l’uomo investito in Viale Monza lunedì 26 giugno, in gravissime condizioni. Le dinamiche degli incidenti sono sempre le medesime, come già Legambiente aveva osservato negli anni precedenti e colpiscono tutte le metropoli italiane ancora dominate dalle auto e dai camion: i ciclisti nelle città sono “invisibili”, specialmente ai mezzi pesanti.

Davvero sembra lontanissimo quel “andrà tutto bene”: terminata la pandemia, tutto è ripreso più veloce di prima e i propositi di lavorare per città più accessibili sembra un miraggio. A Milano, il limite di velocità dei 30 km orari entrerà in vigore solo nel 2024. Eppure molte persone si sono convertite alla mobilità sostenibile proprio nell’ultimo triennio.

Ma, dall’altra parte, la folle ripresa del traffico e dei consumi sembra condannarci ad un modello insostenibile che ci costa doppiamente: sia ricordando coloro che sono morti tragicamente in questi mesi, sia le decine di migliaia di persone che si ammalano e muoiono a causa dell’inquinamento atmosferico tra cui, i più colpiti, sono i più giovani. Inquinamento del quale automezzi pubblici e privati, allevamenti intensivi e industrie sono corresponsabili, come ampiamente dimostrato durante i lockdown nel 2020.

Proprio questa settimana è in revisione in Commissione Ambiente al Parlamento Europeo, la Direttiva sulla qualità dell’aria che l’Italia non sta assolutamente rispettando: manca ancora un piano nazionale congiunto tra Stato e Regioni e il nostro Paese, non lo dimentichiamo, è stato condannato dalla Corte di Giustizia europea per il sistematico superamento del valore limite del biossido d’azoto in tutte le zone in esame, a decorrere dall’anno 2010. In particolare, negli agglomerati di Milano, Torino, Bergamo, Brescia, Firenze, Roma, Genova e Catania.

Anche per questo quasi 40 associazioni hanno scritto al Presidente della Repubblica sottolineando l’importanza cruciale del tema dell’inquinamento atmosferico per l’Italia che, in Europa, ne ha in assoluto il maggior impatto. Le associazioni – fra le quali oltre a Cittadini per l’aria e ISDE – Medici per l’Ambiente
Italia, si contano ACP – Associazione Culturale Pediatri, Clean Cities Campaign, l’EEB – European Environment Bureau, Federasma e Allergie – Federazione Pazienti OdV, Federazione Nazionale Pro Natura, il Movimento Diritti dei Pedoni, The Good Lobby.


L’appello delle associazioni e dei ricercatori si ricollega all’importanza di ottenere che
l’Italia sostenga in Europa nuovi limiti per la qualità dell’aria, al 2030, indicati dai
ricercatori dell’OMS oltre che per contrastare l’azione di opposizione recentemente portata
avanti a livello europeo da alcune regioni padane (tra cui la Lombardia ndr) che, oltre a mal conciliarsi sotto il profilo istituzionale e scientifico con la preminenza della posizione nazionale su questo tema,
denuncia la volontà di sacrificare sull’altare di un presunto benessere economico la salute
dei cittadini oltre che l’impegno urgente del paese per la crisi climatica ormai in corso.

E qui torniamo alle donne, agli uomini, ai ragazzi morti a Milano, perché si spostavano in città in bicicletta, compiendo eroicamente un atto rivoluzionario, assolutamente non inquinante e possiamo dire dirompente. Facciamo davvero che non siano morti invano.

———————–

Nel video per FOCUS di seguito trovate tutte le connessioni e i dati che congiungono il tema della qualità dell’aria, della mobilità sostenibile e di una migliore qualità della vita per tutti i cittadini a partire dalle nuove generazioni.

************

Per essere sempre aggiornati sulle nostre attività vi consigliamo di iscrivervi alla nostra newsletter. Potete seguirci su tutti i social (Telegram, Facebook pagina e gruppocanale YoutubeTwitterInstagram). Qui tutti i nostri bilanci  e lo statuto della nostra associazione.
Potete continuare a sostenere la nostra attività di giornalismo civico indipendente e di advocacy della nostra associazione con una donazione su Paypal o sul nostro c/c su Banca Etica. 

Il nostro lavoro di (in) formazione civica nel 2023 è possibile grazie al sostegno dell’8 per mille della Chiesa Valdese.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.