Ne abbiamo parlato nella nostra newsletter di settimana scorsa e in realtà ne parliamo sempre, anche nella nostra scuola Civic Inn e nel ciclo di incontri sul diritto di sapere Aspettando Civic Inn. Visto che il tema è particolarmente scottante, vale la pena evidenziare l’ottimo spunto di riflessione nato anche dalla la ricorrenza della Giornata internazionale contro la corruzione il 9 dicembre. Per questo vi segnaliamo di seguito alcune iniziative interessanti.
La trasparenza, quando c’è favorisce il monitoraggio da parte dei cittadini; quando non c’è, a maggior ragione, pure: sebbene come ha detto anche l’avv. Ernesto Belisario, esperto in materia, non è detto che la mancanza di trasparenza nasconda necessariamente delle malefatte, il dubbio sorge ed è bene dipanarlo, con richieste di accesso, foia, richieste pubblicazione di dati.
Le preoccupazioni della società civile e delle associazioni stanno emergendo sempre più decise, ne sono testimonianza le varie iniziative e le notizie che riportiamo di seguito. Già come si è visto sono state riscontrate irregolarità nell’assegnazione delle risorse messe a disposizione dal Governo per far fronte all’emergenza Covid – facilitate anche dalla velocità di azione e dallo snellimento delle procedure garantito dallo stato di emergenza. Per di più, con i miliardi in arrivo dall’Europa come stimolo all’economia piegata dalla pandemia, c’è da aspettarsi che si scatenino gli appetiti criminali più avidi.

Non possiamo permettere che questi prendano in ostaggio il futuro del nostro Paese, per questo sosteniamo e diffondiamo volentieri gli appelli che si stanno moltiplicando per invitare le istituzioni alla trasparenza ma anche al monitoraggio dei fondi. Che come sappiamo può essere fatto anche dai cittadini, che per legge hanno la responsabilità del “controllo diffuso” dell’operato delle istituzioni, affinchè queste diventino davvero la casa di vetro tanto auspicata.
Ecco quindi 4 spunti per documentarsi, capire, agire.
Rapporto: “InSanità. L’impatto della corruzione sulla nostra salute“
Questo rapporto di Libera e La Via Libera, fa un’analisi della situazione trasparenza e corruzione legata all’ambito sanitario. Dall’inizio della pandemia da COVID19 per far fronte alla crisi sanitaria sono stati messi al bando 14 miliardi di euro per acquistare servizi e forniture. “Ma le stazioni appaltanti hanno comunicato solo gli importi aggiudicati per 5,55 miliardi di euro. Questo significa che non abbiamo alcuna traccia di oltre il 60 per cento di quei quattordici miliardi: non sappiamo se siano stati erogati o meno e in che forme, né per farci che cosa” – si legge nell’analisi del rapporto che sottolinea anche come quello sanitario sia il secondo settore a maggior rischio di corruzione.
👉 Il rapporto e l’analisi su lavialibera a questo link.
Campagna: “ABBRACCIALATRASPARENZA“
Il 9 dicembre Transparency International Italia ha lanciato la campagna “Abbraccia la trasparenza”, con lo scopo di attivare efficaci misure di monitoraggio e partecipazione civica per difendere dalla corruzione le risorse europee previste dal Next Generation Eu stanziate per risollevare l’economia distrutta dalla pandemia. La campagna è anche una raccolta fondi, per sostenere attività che l’associazione intente realizzare, come il supporto a chi segnala illeciti, l’affiancamento ai giornalisti e alle associazioni della società civile nelle richieste di accesso alle informazioni che non vengono rese pubbliche, e l’ analisi dei casi di corruzione riportati dai media.
👉 Per supportare e aiutare a raggiungere l’obiettivo di 12.000 Euro, clicca qui
Un’Alleanza contro la corruzione senza la società civile?
L’8 dicembre il Ministero della Giustizia ha presentato l’ ”Alleanza contro la corruzione”, una task force di esperti di diversa provenienza professionale e di varia estrazione disciplinare impegnati a tutelare le risorse del Recovery Fund. Tra questi non appare nessuna associazione, nessun giornalista, nessun esponente della società civile. Sarebbe forse una ripetizione ricordare come l’azione della società civile è fondamentale controllare l’operato delle istituzioni in questi casi, citare il monitoraggio civico. In quanti modi l’abbiamo già detto? A quanto pare non tutti la pensano così. Nel frattempo, il governo ancora non convoca il tavolo dell’Open Gov Partnership Forum, lo strumento di consultazione permanente del Governo con gli stakeholder, di cui Rosy Battaglia, presidente di Cittadini Reattivi, è referente per gli open data.
👉 Il thread di Davide Del Monte e Infonodes da leggere qui.
Campagna #datibenecomune: a un mese dal lancio, il Governo non ci ha ancora risposto
Ricorderete che come Cittadini Reattivi siamo tra i promotori della campagna #datibenecomune, per chiedere al Governo trasparenza vera e dati aperti sull’emergenza sanitaria. Nonostante La campagna finora abbia raccolto il sostegno di 160 organizzazioni e testate giornalistiche e di quasi 40.000 firmatari della petizione, il Governo non ha ancora risposto in merito. Intanto però, alla Camera dei Deputati è in discussione in questi giorni l’emendamento “87.020” della legge di Bilancio sulle “Disposizioni in materia di implementazione delle modalità e procedure di raccolta dei dati COVID-19 e pubblicazione completa e accessibile dei dati”. Molti i firmatari e di tutti i colori politici. L’argomento, non c’è dubbio, è bollente. Allora che cosa concludono gli organizzatori della campagna? Che ci sono moltissime persone sensibili al tema dei dati – e dell’accountability più in generale – e sia il governo che la politica non possono più ignorare questa cosa. E che, proprio per questo, non basta raccogliere firme ma è fondamentale aggregarle in modo da incidere sulle politiche. Continueremo ad agire finchè il Governo non ci darà risposte.
👉 Visita il sito della campagna #datibenecomune