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Cari e cari della community di Cittadini Reattivi,
eccoci con  il penultimo numero di #LiberaeCivica in vista di un periodo di riposo, nel mese di agosto. Periodo di calma che utilizzeremo però per la preparazione l’”autunno caldo” che ci aspetta, con i prossimi eventi legati al progetto CIVIC INN 5.0 Reattivi si cresce, insieme a ISDE – Medici per l’Ambiente, Fridays For Future Italia, con il sostegno dell’Osservatorio per la Comunicazione e l’Informazione nella PA in Italia e in Europa (OCIPA) dell’Università di Salerno e della fitta rete di comunità attive e reattive, di cui vi racconteremo finalmente la prossima settimana, che ci porteranno in molte regioni italiane. 

Intanto una buona, buonissima notizia per la tutela dell’ambiente e della nostra salute, davvero in controtendenza rispetto alle cronache del nostro Paese: il Parlamento Europeo ha approvato la Nature Restoration Law, proposta di legge per tutelare il 20 per cento della superficie dell’Unione Europea. 

Non solo: come spiega benissimo la Commissione Europea, ma non ha compreso la maggior parte della classe dirigente italiana, “ogni euro investito nel ripristino della natura aggiunge da 8 a 38 euro di benefici”. In merito, invece, ai “vantaggi” dello sviluppo fossile, oltre gli eventi climatici estremi che tutti stiamo vivendo, vi invitiamo a leggere le mappe dell’inquinamento dell’aria pubblicati dall’associazione Cittadini per l’Aria, in questi giorni, oltre che i dati sempre attuali dei rapporti SENTIERI, dell’Istituto Superiore di Sanità che ci documentano il prezzo della gestione insalubre nelle 46 aree più inquinate d’Italia.  

A tal proposito, una situazione che fa riflettere è quella segnalata da Varesenews: è ancora scontro tra cittadini, regione Lombardia e governo, proprio per cementificare l’ultimo lembo di brughiera intorno all’aeroporto di Malpensa, nonostante il parere contrario della Commissione nazionale di Valutazione di Impatto Ambientale, facente capo al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Eppure, come ci ricordano i colleghi di ISDE News, i paesi della regione europea dell’OMS, riuniti alla settima conferenza ministeriale sull’ambiente e la salute (7MCEH) in Ungheria, hanno adottato la dichiarazione di Budapest, che dà priorità ad un’azione urgente e di ampio respiro sulle sfide sanitarie legate ai cambiamenti climatici, l’inquinamento ambientale, la perdita di biodiversità e il degrado del suolo, nonché nel contesto del recupero da COVID-19. Basti solo pensare che il caldo record ha causato nell’estate del 2022, oltre 61 mila morti. 

Abbiamo quindi bisogno urgente di una transizione ecologica che deve essere giusta e democratica, “just transition”, come quella che dovrebbe realizzarsi a Taranto e nel Sulcis, grandissime aree industriali fortemente inquinate, sempre grazie ai fondi europei. Transizione che deve essere ben amministrata in trasparenza e con una grande visione d’insieme. Occorre sviluppare un’economia davvero verde che al nostro Paese ancora manca

E qui il compito di noi cittadini, attivisti, giornalisti per l’interesse pubblico e a tutela dei beni comuni e speriamo, anche di una nuova classe di eco-imprenditori, di non arrenderci e continuare a monitorare.  
Dobbiamo chiedere conto a chi vuole piegare popolazioni e territori al saccheggio ambientale, in nome di un modello di sviluppo insostenibile, fuori dal tempo, che non è in grado di garantire un futuro alle nuove generazioni. 

E come vi racconteremo la prossima settimana, lo faremo insieme. 
Rosy Battaglia per Cittadini Reattivi ETS (da oggi)

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