Nell’ultima edizione della newsletter Libera e Civica vi raccontavamo del processo Eternit Bis, della condanna al magnate svizzero – patron di Eternit – Stephan Schmidheiny e della definitiva rivincita (anche se amara) di Casale Monferrato. Da una grande vittoria passiamo, poi, a un’altra grande notizia: le brughiere del Gaggio, tra Tornavento e Lonate Pozzolo e circostanti l’aeroporto di Malpensa, sono salve.
L’area era stata individuata nell’ambito del progetto di ampliamento dell’area Cargo City del Masterplan Malpensa 2035 (presentato da ENAC Ente Nazione per l’Aviazione Civile e dalla SEA Società Esercizi Aeroportuali), operazione che avrebbe compromesso un habitat naturale unico e da proteggere: si tratta, infatti, dell’ultimo lembo della brughiera più meridionale d’Europa. E’ stata proprio la Commissione Valutazione Impatto Ambientale – VIA –, facente capo al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – a bocciare l’ampliamento del Cargo di Malpensa, salvando così la brughiera. La Cargo City si potrà comunque espandere ma solo all’interno dell’aeroporto.
Sono stati tanti gli studi di associazioni, comitati e istituzioni in questi anni che hanno via via dimostrato che l’ampliamento avrebbe comportato solo grossi e inutili danni ambientali. Tra le associazioni più attive ci sono sicuramente Viva Via Gaggio, la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli), il WWF, il FAI, Italia Nostra Lombardia, Legambiente Lombardia, Life Drylands, Centro Italiano Studi Ornitologici, Ecoistituto della Valle del Ticino e il Coordinamento Salviamo il Ticino.
E’ un altro bellissimo esempio di cittadinanza attiva e reattiva in difesa dei propri territori, del proprio ambiente, della propria gente. Il comitato Viva Via Gaggio commenta così la decisione del Ministero: “La Brughiera verrà risparmiata dall’espansione dell’aeroporto. Il nostro lavoro nel merito della procedura di VIA, portato avanti con dedizione insieme alle altre associazioni e comitati, alle Università, agli Istituti di ricerca e a fianco del Parco del Ticino ha dato i suoi risultati. Ne siamo stati sempre convinti: scendere a patti, soprattutto quando si parla di ambiente, non è ammissibile. Che sia di 45, di 20 o anche di un solo ettaro, l’espansione dell’attuale sedime aeroportuale verso sud per noi è assolutamente inaccettabile.”
Vedere i successi dei comitati di cittadini che si uniscono per il bene comune e in difesa dei territori e della salute è un monito per tutti noi affinché anche il nostro lavoro non si fermi. E per non fermarsi, come sempre, abbiamo bisogno del Vostro immenso sostegno. Siete ancora in tempo per donare il vostro 5×1000 a Cittadini Reattivi, e sostenere l’(inn)formazione civica e (inn)dipendente: E, se non sapete a chi donare il Vostro 8×1000, vi suggeriamo di donarlo alla Chiesa Valdese che sostiene economicamente molti progetti a carattere socio-ambientale, tra cui anche il nostro progetto CIVIC INN 5.0, la scuola di cittadinanza scientifica e reattiva.
Nicola Petrilli per Cittadini Reattivi APS
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