“Veleni negati, il caso Caffaro” è l’ultimo libro dello storico dell’ambiente Marino Ruzzenenti edito per la collana Ecologica di Jaca Book. La prima presentazione si terrà martedì 7 dicembre 2021 alle ore 18 a Brescia, al Complesso San Cristo, in Sala Romanino, Via Piamarta 9, promossa dal coordinamento Basta Veleni. Insieme all’autore ci saranno Paolo Ricci, epidemiologo, Pierino Antonioli, contadino del popolo inquinato e la nostra Rosy Battaglia, giornalista e presidente di Cittadini Reattivi APS, con il coordinamento di Stefania Baiguera del Tavolo Basta veleni.
Sarà l’occasione per ascoltare dalla stessa voce dei protagonisti e di chi l’ha narrata le vicende che ruotano a quella che il già ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha definito “una ferita al cuore del Paese“, raccontate nel nostro documentario “Io non faccio finta di niente”. Il tutto solo a qualche giorno dall’annuncio di un nuovo studio tra Università degli Studi dell’Insubria, Istituto Mario Negri e Università Statale di Milano che ha scoperto nuove sostanze inquinanti derivanti dalle trasformazioni chimiche dei #PCB (policlorobifenili) nei suoli agricoli dello storico sito contaminato di interesse nazionale #BresciaCaffaro.
“La scoperta di queste sostanze – commentano i ricercatori – getta una nuova luce in merito al risanamento delle aree contaminate da PCB, che impone lo svolgimento di studi sul loro destino ambientale (in particolare sulla loro mobilità nel suolo), la loro biodegradabilità, l’identificazione degli organismi responsabili della loro produzione, gli effetti sull’uomo e l’ambiente”.

A maggior ragione è prezioso e indispensabile il libro del prof. Marino Ruzzenenti. Proprio a lui dobbiamo infatti la pubblicazione di una ricerca storica che fece scoprire vent’anni fa, il disastro ambientale prodotto in città dalle industrie chimiche Caffaro con un inquinamento diffuso da diossine e PCB. Sostanze cancerogene che i bresciani si ritrovano nel sangue a livelli che non hanno riscontri in altri luoghi del Paese, pure feriti da un’industrializzazione scriteriata.
Da allora inizia una storia, a tratti incredibile, di rimozioni e negazionismo che in questo saggio vengono ricostruiti con accurati rimandi a una vasta documentazione, mantenendo al contempo uno stile leggero, non privo di toni ironici. Non stupisce, quindi, che la mancata bonifica sia l’esito, paradossalmente inevitabile, di questa vicenda bresciana, emblema in verità di tanti casi molto simili degli altri quaranta siti inquinati di interesse nazionale.

Si tratta del “debito ambientale” accumulato dal Paese, di cui spesso parla il nuovo ministro della Transizione ecologica e che attende finalmente un nuovo vigoroso impulso perché venga davvero saldato, lasciando alle spalle due decenni di sostanziale incuria.
Come lo stesso autore ricorda (e lo ringraziamo) “confortante, invece, il fatto che la storia degli ultimi anni che qui abbiamo narrato, del Tavolo Basta Veleni e del suo impegno per il SIN Caffaro e per il risanamento ambientale del devastato territorio bresciano sia stata condensata in un docufilm di scrupolosa raccolta di testimonianze e di grande efficacia comunicativa, ad opera di Rosy Battaglia, “Io non faccio finta di niente” che meriterebbe di essere visto in giro per l’Italia.
Proprio da oggi “Io non faccio finta di niente” è disponibile in streaming su Distribuzioni dal Basso OpenDDB
A questo link tutti i nostri articoli e inchieste dedicati alla comunità di Brescia e al SIN Caffaro dal 2013 a oggi.
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