È da un quasi un mese che ci vedete pieni di progetti e iperattivi più del solito. Non che prima fossimo rimasti fermi ma andavamo un po’ in sordina. Abbiamo avuto un’iniezione di entusiasmo e vitalità, abbiamo raccolto le nostre forze per impiegarle ora, in questo momento di grande necessità in cui la nostra missione di informazione civica e indipendente, nonché quella di advocacy e di lotta all’infodemia è più urgente che mai.
La scarica di energia positiva è arrivata grazie ad un riconoscimento a livello europeo. Cittadini Reattivi ha ricevuto un finanziamento di 10.000 euro da parte di European Journalism COVID-19 Support Fund che andrà a sostenere il nostro lavoro nei prossimi mesi durante l’emergenza Covid-19. L’obiettivo è sempre lo stesso, la nostra mission non cambia e certamente ci focalizzeremo più che mai sulla lotta all’infodemia e sul diritto alla salute.
D’altra parte questo finanziamento vuole proprio essere un salvagente per giornalisti indipendenti e organizzazioni dell’informazione che avrebbero rischiato di crollare durante l’emergenza Covid-19 pur svolgendo un ruolo importante nella lotta contro l’infodemia e contribuendo a creare comunità informate. Infatti il fondo ha lanciato, e noi con piacere rilanciamo, l’hashtag #informedcommunities.
Il fondo ci permette di colmare l’arresto della nostra seconda campagna di crowdfunding #Liberaecivica, dovuto al Covid-19. Ricordiamo, infatti, che la campagna era lanciata nei mesi scorsi a supporto della nostra attività e della distribuzione del nostro secondo documentario-inchiesta “Io non faccio finta di niente“, sulle lotte civiche a Brescia a tutela della salute e dell’ambiente. La prima civica del doc era stata proprio il 22 febbraio a Brescia, città divenuta poi uno degli epicentri dell’epidemia.
Mentre la prima nazionale del documentario sarebbe dovuta avvenire proprio il 6 marzo 2020, in occasione del Festival del Giornalismo ambientale, promosso dal ministero dell’Ambiente al Maxxi di Roma, insieme alla FIMA, Ispra e Enea.
Come sapete, tra il 4 e 8 marzo 2020, invece, è cambiato il nostro destino, quello di tutta la nostra nazione a seguito dei decreti di urgenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri che hanno istituito il lockdown per fermare il contagio da Sars-Covid19 e la sospensione di tutte le attività dal vivo e pubbliche. Così, rientrati di corsa in Lombardia, epicentro dell’epidemia, abbiamo dovuto fare i conti con la paura e il dolore delle nostre comunità. A partire da quelle di Brescia, Bergamo e Milano, dove ci troviamo.
Abbiamo trasformato la nostra newsletter #Liberaecivica a cadenza settimanale. Grazie alle nostre reti sociali sul web, attive da sempre, abbiamo organizzato proiezioni digitali partecipate del documentario La rivincita di Casale Monferrato, attivato segnalazioni per la trasparenza e stiamo lavorando per un’informazione di qualità in questo ecosistema a dir poco confusionario e oberato. Abbiamo ripreso a produrre articoli originali sui temi che ci stanno a cuore, grazie alle vostre segnalazioni.
Abbiamo preso iniziative pubbliche a tutela della salute, come la richiesta di intervento al Difensore Civico. Proseguito l’esercizio del diritto di sapere attraverso il Freedom Information Act, collaborato con altre associazioni per promuovere la trasparenza, così offuscata in questo momento.
Così come abbiamo già riaperto i nostri cantieri per la formazione civica nelle scuole e nelle comunità con webinar e il rinnovamento del sito con la sezione partecipativa, grazie al Dipartimento di Informatica dell’Università di Salerno. E la riattivazione della pagina per le segnalazioni anonime, grazie a Hermes Center for Transparency and Digital Human Rights che riteniamo uno strumento fondamentale per la produzione delle inchieste partecipate.
Dopo anni di lavoro duro, in cui abbiamo perseverato anche con risorse minime e solo grazie al sostegno di voi cittadini, questo riconoscimento ci rende davvero felici, ci rassicura sul percorso intrapreso fino ad ora e soprattutto ci dà ottimismo per il futuro.
Ci saranno comunque altre campagne di raccolta fondi. Il contributo ricevuto è una boccata d’ossigeno, che va anche a sanare tante lacune e tanti bisogni preesistenti. Attività che abbiamo portato avanti, in modo esclusivamente volontario, a prescindere dal nostro conto in banca.
Nel futuro, quindi, ogni vostro contributo, potrà supportare progetti specifici, siano essi inchieste o progetti di advocacy ma anche attività quotidiane. Perché, come diciamo sempre, l’informazione indipendente è necessaria, e se vale richiede anche risorse per essere realizzata.
Il riconoscimento di questo finanziamento è una buona notizia, forse la prima di quest’anno. Per l’associazione ma crediamo anche per voi, i nostri lettori, tutte le comunità che ci seguono e che non smettono di lottare. Perché come sapete al cuore del nostro lavoro ci siete voi e il desiderio di supportarvi nelle vostra ricerca di verità e giustizia.
È una buona notizia perché ci permette di continuare il nostro lavoro, nel quale come sapete crediamo molto. Quello di inchiesta, di ricerca di informazioni e fonti verificate, di interpretazione di dati. Ma anche quello di formazione civica, per sviluppare la resilienza delle comunità, aiutarle a comprendere determinate dinamiche e a rendersi consapevoli dei propri diritti e di come esercitarli al meglio, condividendo anche gli strumenti di un buon giornalismo.
Sappiamo bene che certe comunità hanno solo da insegnare, hanno resilienza da vendere e non mollano mai. Ma sappiamo anche che alcune di loro, a causa del COVID-19 si sono indebolite. Per questo proseguiamo nell’ascolto, nel fare in modo di mettere in relazione, offrire strumenti e conoscenza per uscire dalla crisi. Anche pensando a collegamenti all’estero, con chi ha intrapreso percorsi simili o diversi, alimentando il confronto e la diffusione di buone pratiche civiche. Per imparare, accrescere consapevolezza. A partire dalla salute, nostra e dell’ambiente e della trasparenza.
È così che ripartiamo, per un’informazione libera e civica. Restate in contatto con noi e proseguiremo insieme.
#informedcommunities

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