Dal 2 al 7 dicembre si è svolto a Casale Monferrato il Festival della Virtù Civica nato e voluto per ricordare Luisa Minazzi, direttrice didattica, ambientalista e amministratrice comunale a Casale Monferrato, morta a 58 anni di mesotelioma. Il festival, appunto, si conclude con la consegna del Premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno”, promosso da Legambiente e La Nuova Ecologia. La cerimonia è volta a premiare chi durante l’anno si è dedicato allo studio, allo sviluppo e alla diffusione del messaggio ambientalista e a chi si è speso per la salvaguardia del territorio. Ma anche e soprattutto a chi opera e investe per il bene comune, per rispondere ai bisogni della comunità e a chi lotta contro l’inquinamento e a favore di un’economia equa e sostenibile.
In questi giorni di convegni, conferenze e presentazioni sono state tante le iniziative e le buone pratiche presentate dai partecipanti. In particolare in questa edizione sono state consegnate 8 targhe e premi ai finalisti, mentre il vincitore come “Ambientalista dell’anno” -a cui vanno i nostri migliori auguri- è stato Giovanni de Feo, docente universitario, ideatore e curatore del progetto di educazione ambientale Greenopoli. Oltre a Giovanni De Feo, erano candidati al Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno 2018: Vincenzo Cordiano, specialista nel campo dei tumori del sangue, il cui grido d’allarme ha portato il Consiglio dei Ministri a dichiarare lo stato di emergenza per i Pfas in Veneto; Marcello Dondeynaz, che insieme al comitato “Ripartire dalle Cime Bianche” di cui è referente, lotta per la tutela di uno degli ultimi lembi incontaminati sul versante meridionale del Monte Rosa; Salvatore Gullì, che come commissario prefettizio sta aiutando la comunità di San Luca, in Aspromonte, a guardare al futuro e a non piegarsi alla ‘ndrangheta; Francesco Panella, dedito da sempre alla tutela delle api e tra i protagonisti della battaglia che ha portato a maggio allo stop della Ue alle tre molecole insetticide più utilizzate al mondo e nocive per questi insetti; VenTo, la dorsale cicloturistica italiana di EuroVelo 8, che punta a collegare Venezia a Torino per 700 chilometri lungo il Po; RECUP, il servizio di recupero degli alimenti invenduti nei mercati rionali da donare a chi ne ha bisogno; Guendalina Salimei, architetto che ha riprogettato in ottica comunitaria il quarto piano del Corviale, nella periferia romana, per strapparlo al degrado.
Anche #CittadiniReattivi, oltre a consegnare la propria targa a Marcello Dondeynaz, ha partecipato al Festival della Virtù Civica con il work in progress di #StorieResilienti: un anno di riscatto civico in giro per l’Italia e l’ennesima gradita occasione per presentare il documentario “La rivincita di Casale Monferrato”. Un anno fa, infatti, il debutto proprio a Casale Monferrato, grazie al crowdfunding civico su Produzioni Dal Basso e Banca Etica.
#StorieResilienti, è il format nato per promuovere comportamenti virtuosi e sostenibili su ambiente e salute, a partire dall’esempio della comunità di Casale Monferrato, città che sarà amianto free entro il 2020 e che ha riportato, al centro della cronaca nazionale, il tema ambiente e salute, nell’Italia con oltre 370 mila siti ancora contaminati dalla fibra killer.
Con la nostra regista e autrice Rosy Battaglia, Giuliana Busto presidente di Afeva Onlus, Nicola Pondrano e Giovanni Cappa, nel pomeriggio di mercoledì 5 dicemvre il racconto di un anno di proiezioni in giro per l’Italia, e il work in progress del progetto di narrazione multimediale sulla sostenibilità ambientale partito da Casale Monferrato e che arriverà a Brescia nel 2019 con il secondo doc-inchiesta @BastaVeleni e il libro dedicato.
Aiutate e sostenete #CittadiniReattivi in tutti i suoi progetti…a Natale si è tutti più buoni!
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E non dimenticate di organizzare anche voi la vostra tappa di #StorieResilienti! Scriveteci a cittadinireattivi@gmail.com