Common 2018: Rosy Battaglia e gli allievi del Master APC dell’Università di Pisa

Diamo il benvenuto a Nicola Petrilli, allievo del Master in Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione dell’Università di Pisa, che abbiamo incontrato nell’ultima giornata di Scuola Common ad Avigliana, quest’estate e che abbiamo coinvolto nel nostro progetto.

Queste le sue parole rivolte a tutte le comunità reattive e resilienti intorno a questa piattaforma e sui nostri social:

Mi chiamo Nicola Petrilli e sono nato a Como trent’anni fa. Mi sono laureato all’Università di Pisa in Scienze Sociali, ho fatto uno stage presso l’Ecoistituto Sudtirol/Alto Adige a Bolzano e, dopo alcune esperienze lavorative, mi sono iscritto al Master in Analisi, Prevenzione e Contrasto della Criminalità Organizzata e della Corruzione grazie alla quale, ora, ho la possibilità di fare un tirocinio presso Cittadini Reattivi seguendo in tutto e per tutto Rosy Battaglia. Credo di essere nel posto giusto perché da sempre ho a cuore la salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo e della natura e da sempre cerco di combattere le ingiustizie”
Nicola Petrilli

Nicola segue a Federica Mazzei, ormai divenuta nostra socia e che ringraziamo per l’impegno di questi anni. La sua tesi “Pubblica Amministrazione: una “casa di vetro opaca, dopo la prima pubblicazione su ARPAToscana è stata anche recentemente pubblicata da Attilio Bolzoni, nello spazio su Repubblica.it dedicato ai giovani che raccontano le mafie.

Il tentativo di questi anni, e la tesi di Federica lo testimonia, è stato quello di non fermarci a fare inchieste, ma approfondire con l’aiuto dei cittadini reattivi presidi di legalità nei territori, con richieste di accesso, analisi dati, progetti di data journalism e investigazione (vedi la nostra sezione Inchieste), lo studio dei varchi che all’interno della complessa macchina della Pubblica Ammistrazione, permettono fenomeni corruttivi, mancanza di trasparenza, alla base dell’intensa attività del crimine d’impresa e delle mafie, in uno dei campi, come quello dell’ambiente, più inquinati. Arrivando a progettare anche un percorso di formazione, nel 2015, rivolto a giornalisti e cittadini.

Per fare ciò, però, dobbiamo fare in modo che questi giovani talenti, appassionati dei beni comuni e della giustizia, abbiano la possibilità di crescere e trovare lavoro in questo Paese. Cittadini Reattivi, piccolissimo progetto non finanziato, senza sponsor e “santi in paradiso”, ci ha provato finora in tutti i modi. Ma non siamo ancora riusciti a creare quell’ecosistema economico che permetta, sia ad un progetto di informazione indipendente, che ad un’associazione che si batte per la trasparenza, il diritto di sapere e di avere ambiente e salute dignitosi. Se non, come è successo per il progetto “Storie Resilienti” finanziato dal basso dalle nostre comunità e da tutti coloro che ci hanno sostenuto in questi anni.

Anche per questo non molliamo qui, per ora, e andiamo avanti. Continuate  a sostenerci!

Ad majora

Rosy Battaglia per Cittadini Reattivi APS

 

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