“Amianto oggi in Italia (e nel mondo) significa e dovrebbe significare: bonificare i siti inquinati, trovare luoghi o modalità di smaltimento, affrontare i problemi sanitari degli ex esposti, riconoscere e corrispondere i risarcimenti alle vittime”.
Queste le parole del Coordinamento nazionale delle associazioni delle vittime dell’amianto e degli ex esposti che in un comunicato nazionale dà notizia dell’importante che si terrà giovedì 25 luglio 2013 dalle 9.30 alle 13.30 alla Camera dei Deputati Sala Mercede.
Già, perchè il “problema amianto” non è per niente risolto, come già abbiamo ricordato su Cittadini Reattivi e i dati forniti dal Coordinamento riconfermano la gravità del problema: in Italia le stime di diffusione dell’asbesto ancora da smaltire danno un numero impressionante: 32 milioni di tonnellate.
E il mesotelioma della pleura, tumore imputabile all’amianto ha colpito, nel solo 2012, ben 1300 persone.
Prosegue il Coordinamento “La Magistratura è intervenuta per condannare i responsabili e risarcire i colpiti da malattie correlate all’amianto, ma tutti gli altri aspetti, legati alla presenza di amianto, restano quasi del tutto insoluti”.
Tanti sono i processi in corso o appena conclusi riguardano: ETERNIT (Casale M., Cavagnolo, Rubiera, Bagnoli); FIBRONIT (Bari, Broni); FINCANTIERI (Marghera, Palermo, Monfalcone); MARINA MILITARE (Padova); ALLSTOM (Savigliano); TEKSID (Torino); MONTEDISON (Mantova), MONTEFIBRE (Verbania); ENEL (Turbigo), PIRELLI (Milano); BREDA (Sesto San Giovanni); ANSALDO (Legnano); VELODROMO (Roma).
Ma, ricordano “il Piano Nazionale Amianto, presentato l’8 aprile scorso nella città simbolo dell’amianto, Casale Monferrato, dall’allora ministro della Salute, Renato Balduzzi, non è passato al vaglio delle Regioni ed è tuttora fermo”.
Nonostante ciò il Coordinamento, continua il proprio impegno per promuovere e sostenere “una nuova proposta di legge sull’amianto che non si sovrappone alle leggi esistenti le quali devono essere comunque applicate, ma cerca, ancora una volta, di dare risposte nuove e più complete nell’interesse delle vittime, dei loro famigliari, degli ex esposti.”
L’amianto ricordano giustamente le associazioni non è “solo un problema degli e-esposti , ma di tutti i cittadini che, vista la sua grande diffusione, per poco o per tanto vengono con esso in contatto, quindi sono per poco o per tanto a rischio di contaminazione”.
Così al convegno alla Camera dei Deputati verrà presentata la proposta di legge n. 1353 del 7 luglio 2013: “Norme a tutela dei lavoratori, dei cittadini e dell’ambiente dall’amianto, nonché delega al Governo per l’adozione di un testo unico in materia di amianto”. Tra i primi firmatari: gli onorevoli Maria Antezza, Daniela Sbrollini, Antonio Boccuzzi
Interverrà, inoltre, il sen. Felice Casson, già presentatore di una proposta di legge in Senato e di molti ordini del giorno, mozioni, interrogazioni. Nel corso dell’incontro verrà presentato il Protocollo “Liberi dall’Amianto” sottoscritto dalla Fondazione ANMIL “Sosteniamoli Subito” con i sindacati CGIL, CISL, UIL, UGL e le Associazioni di vittime e loro familiari AFeVA e AIEA.
Oltre i sindacati nazionali saranno presenti i rappresentati delle associazioni e le vittime e degli ex esposti, che indichiamo di seguito per esteso*. Tantissimi e veri e propri cittadini reattivi che non smettono di lottare per tutela della salute, dell’ambiente e della giustizia.
*ASSOCIAZIONE ESPOSTI AMIANTO MONFALCONE, ASSOCIAZIONE ESPOSTI AMIANTO FVG TRIESTE, ASSOCIAZIONE REGIONALE EX ESPOSTI ORISTANO, REGIONALE ASSOCIAZIONE FAMIGLARI ESPOSTI AMIANTO LA SPEZIA, ASSOCIAZIONE ITALIANA ESPOSTI AMIANTO MILANO, ASSOCIAZIONE VITTIME AMIANTO BRONI, ASSOCIAZIONE NAZIONALE MUTILATI ED INVALIDI ROMA, BAN ASBESTOS ITALIA, MILANO, COMITATO PER LA DIFESA DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO E NEL TERRITORIO SESTO SAN GIOVANNI, COMITATO PERMANENTE EX ESPOSTI MILAZZO, COMITATO PREVENZIONE AMIANTO LOMBARDIA, CAVE ALL’AMIANTO NO GRAZIE PARMA, EUROPEAN ASBESTOS RISK ASSOCIATION TRIESTE, LEGA MBIENTE ROMA, MEDICINA DEMOCRATICA MILANO, ASSOCIAZIONE MEDICI PER L’AMBIENTE MILANO