Quindici anni. La storia del premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno” comincia ad essere lunga. Riprendiamo l’appello al voto del Comitato organizzatore del Premio Ambientalista dell’Anno, rappresentato da Marco Fratoddi e Vittorio Giordano e dalla giuria preliminare in cui siede anche la nostra Rosy Battaglia dal 2013, intitolato a Luisa Minazzi e tutte le candidature. Si può votare fino a domani!
Quindici anni. La storia del premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno” comincia ad essere lunga. Ed è una storia che s’intreccia con quella del paese, con i problemi che l’attanagliano, con i processi d’innovazione che l’attraversano, con le speranze e le risposte che sa esprimere in maniera spesso inaspettata.
Siamo orgogliosi, insieme a tutto il gruppo che anima questa esperienza, di celebrare un traguardo tanto significativo.
Abbiamo mantenuto l’impegno lo scorso anno, durante il primo autunno in epoca Covid, ci apprestiamo a vivere l’edizione 2021 consapevoli del valore ancora più forte che la solidarietà, l’impegno civico, la tutela della legalità e dell’ambiente assumono nella fase di forte disorientamento che stiamo attraversando.
Eccoli perciò gli otto finalisti del premio promosso da Legambiente e La Nuova ecologia insieme al Comitato organizzatore di Casale Monferrato (Al), selezionati sulla base delle circa 40 candidature avanzate dalla nostra preziosa Giuria preliminare. Un gruppo che nel suo insieme porta un messaggio di generosità sociale e d’impegno concreto, in prima linea, spesso lontano dai riflettori per generare cambiamento nel corpo del paese attraverso un modello di sussidiarietà che rende più autentica la transizione ecologica.
Trovate qui sotto le loro biografie sintetiche. Vi invitiamo a votarli, certo, entro la mezzanotte di domenica 28 novembre attraverso la scheda cartacea che compare su La Nuova Ecologia o il modulo on-line associato a ciascuna delle schede.
Ancora una volta però vi chiediamo di salire a bordo di questa iniziativa, di diventarne artefici: diffondere queste storie, promuoverne il valore esemplare significa amplificare le potenzialità di cambiamento che contengono. L’appuntamento per la premiazione è venerdì 3 dicembre a Casale Monferrato (Al). E l’auspicio è di riprendere anche il cammino del “Festival della virtù civica” che fa da cornice al premio: rimaniamo in contatto, diamoci forza.
Soltanto così sapremo ricostruire la socialità dentro un modello coerente con gli equilibri della casa comune.
* Coordinatori del premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno” e del Festival della virtù civica
Ps. Abbiamo firmato per molti anni questo articolo insieme a Gianpaolo Minazzi, scomparso nel 2019 a causa del mesotelioma provocato dall’esposizione all’amianto. Era un cittadino di Casale Monferrato, un amico fraterno, un compagno di strada che è ancora con noi.
Ecco le candidature 2021


Associazione I Frattimi, Erbusco (Bs), 2015
La bontà mette radici. E quelle che mise Lorenzo Corione, volontario di Legambiente di Erbusco (BS), morto in un incidente stradale a soli 23 anni nel 2015, hanno dato vita a un intero bosco, che non smette di crescere. In sua memoria è stata fondata l’associazione I Frattimi che promuove la tutela dell’ambiente, la diffusione della cultura e dell’arte. Tra le iniziative c’è “Il bosco di Lorenzo”, un progetto che prevede la messa a dimora di alberi che dalla cittadina bresciana e dai comuni vicini si sta estendendo a tutta la Lombardia. Una storia, dolce e potente, che è diventata anche un libro, “Il Bosco di Lorenzo”, nato dalla creatività dei bimbi e delle bimbe della scuola materna di Cologne (BS). Votali se credi nella forza delle radici.

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Lamezia Terme (CZ), 1978
L’attenzione verso l’ambiente, i diritti umani e il prossimo: sono i tre fari intorno a cui ruota la vita di Fabio Ciconte. Calabrese di nascita e romano d’adozione, cresce in Greenpeace e poi in Amnesty International, fino a quando, nel 2008, è co-fondatore dell’associazione ambientalista “Terra!”, di cui oggi è direttore. Convinto che la giustizia ambientale sia legata a doppio filo alla tutela dei diritti umani, si impegna come portavoce di “FilieraSporca”, la campagna che ha contribuito ad approvare la legge contro il caporalato. È autore di numerose inchieste giornalistiche e reportage che hanno svelato il lato oscuro del cibo che troviamo al supermercato. Ha scritto “Il grande carrello – Chi decide cosa mangiamo” (con Stefano Liberti, Laterza 2019) e “Fragole d’inverno. Perché saper scegliere cosa mangiamo salverà il pianeta (e il clima)” (Laterza 2020), un viaggio che svela il legame profondo tra crisi climatica, cibo e agricoltura. Per un cambiamento che parte dal basso, sostienilo con il tuo voto!

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Cooperativa Ventuno, Castel Volturno (Ce), 2015
La primavera della sostenibilità. È quella che promuove la Cooperativa Ventuno, una start-up per la rivendita di prodotti ecologici e compostabili nata da un’idea di Massimiliano Noviello e Francesco Pascale. Due amici impegnati nel contrasto alla criminalità organizzata in Campania. Il primo ha visto morire il proprio padre, Domenico Noviello, ucciso dalla camorra perché voleva un’Italia libera dall’illegalità. Il secondo è impegnato nel contrasto degli eco-criminali per un futuro sostenibile. Un ideale su cui poggia la Cooperativa Sociale che in questi anni sta costruendo una rete virtuosa centrata su economia circolare e diritti, portando innovazione e buone pratiche. Per citarne una: la coltivazione su terreni confiscati al clan dei Casalesi di cardi utilizzati per produrre olio componente del Mater-Bi, con cui si realizzano i sacchetti compostabili, e acido pelargonico, un erbicida naturale sostitutivo del glifosato. Se credi nel passaggio di testimone verso un’Italia equa, il tuo voto è per loro!
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Carlo e Manuele Degiacomi, Alba,1950 e Torino, 1972
Carlo e Manuele Degiacomi, padre e figlio, lavorano da tempo nel campo della divulgazione e dell’edutainment, con particolare attenzione a tutto ciò che concerne l’ambiente, la prevenzione e la tutela della salute. Fra le tante iniziative hanno fondato e diretto per circa dieci anni il museo “A come Ambiente di Torino”, realizzando progetti, mostre e iniziative su diverse tematiche, dagli sprechi alimentari al cambiamento climatico. Particolarmente significativa l’aula multimediale “Amianto/Asbesto” che hanno realizzato nel liceo Balbo di Casale Monferrato (Al), che è riuscita a creare tra gli studenti del territorio non solo grande sensibilità, spirito di resilienza e coinvolgimento rispetto ai temi dell’inquinamento in un territorio pesantemente segnato dall’inquinamento da amianto e dalla lotta alle sue conseguenze. Quello per loro è un voto a favore della comunicazione innovativa e utile alla sostenibilità!

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Anna Giordano, Messina, 1965
Da sempre in prima linea a difesa della natura e da 25 anni nel Wwf, Anna Giordano aveva solo 15 anni quando vide i bracconieri uccidere molti rapaci in migrazione. Per contrastare questo fenomeno, che coinvolge in Sicilia numerose specie migratorie e non, ha intrapreso nel Messinese una lotta che le è costata minacce ed intimidazioni ma ha portato alla riduzione del fenomeno. Quarant’anni di impegno che ora vede le prede dei bracconieri, in primis il falco pecchiaiolo, nidificare dove prima le uccidevano. Giordano nel frattempo si è laureata in Scienze Naturali e si è specializzata in ornitologia, ha fondato l’Associazione mediterranea per la natura che si occupa di antibracconaggio e di un centro di recupero della fauna selvatica. Il suo impegno le è valso nel 1998 il Goldman Environmental Prize. Se anche tu sogni la libertà, fai volare in alto il tuo voto per lei.

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Elsa Merlino, Povoletto (Ud), 1995
Fin da bambina il luogo del cuore di Elsa Merlino era il torrente Torre, nel comune di Povoletto (Udine), che ospita i “magredi” friulani, vale a dire delle distese spontanee di vegetazione ricche di biodiversità e tutelate dalla Regione. Un luogo minacciato all’inizio di quest’anno da un intervento di movimentazione terra, un vero e proprio sbancamento non autorizzato. Elsa non ci sta, consulta le associazioni ambientaliste, chiama i Forestali, si mobilita presso gli enti locali. E nel giro di poche settimane, quasi in ossequio al suo cognome, riesce nella magia: il cantiere, che si rivelerà irregolare, viene bloccato e la ditta costretta a ripristinare i luoghi. Ma non finisce qui. Elsa, che studia Scienze per l’ambiente all’Università di Udine, ora chiede che si istituisca il “Garante del verde”: una figura cui i cittadini possano rivolgersi per tutelare il territorio. Al suo fianco il blog “Prospettive vegetali” di Giacomo Castana: supportala anche tu con un voto!

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Giuseppe Vadalà, Messina, 1963
È una sfida ambiziosa, la sua. Verso la quale investe capacità, strategia e passione. Giuseppe Vadalà, generale dei Carabinieri forestali, dal 2017 è Commissario unico, con compiti di impulso e di coordinamento delle attività di bonifica e messa in sicurezza delle discariche abusive oggetto di sanzione all’Italia da parte della Corte di Giustizia Europea: una procedura da 42 milioni di euro ogni 6 mesi, ridotta oggi grazie al suo lavoro a 5,8 milioni, che è già costata al paese 300 milioni. Dal 2017 a oggi, con la piccola ma straordinaria task force dell’Arma dei Carabinieri, il generale Vadalà è riuscito a bonificare 56 discariche abusive sulle 81 che gli sono state affidate facendo risparmiare alle casse dello Stato oltre 20 milioni di euro all’anno. E l’obiettivo è quello di mettere in sicurezza quelle rimanenti entro il dicembre 2024. Votare per lui significa sostenere la battaglia per il rispetto delle regole e la rigenerazione di tanti luoghi avvelenati dall’illegalità.

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Massimo Vallati, Roma, 1976
Cambiare le regole del calcio per cambiare quelle del mondo. Ci prova Calciosociale, progetto nato da un’idea di Massimo Vallati, tra i fondatori anche di Radio Impegno, la web radio antimafia premiata dal Presidente Mattarella. Vallati lavora da anni a Corviale. In questo quartiere nella periferia di Roma, noto come il “Serpentone”, un palazzo lungo un chilometro e alto nove piani, ha deciso di dare vita al “Campo dei miracoli”, una struttura totalmente in bio architettura, contraltare al grigio del “condominio più grande d’Italia”. Obiettivo: offrire un’opportunità di cambiamento ai ragazzi, trasformando i campi da calcio in palestre di vita. Le partite, infatti, non si giocano solo nel campo di calcio, ma i partecipanti si sfidano in attività comunitarie che contribuiscono ad accumulare punti in classifica. Oggi Calciosociale è presente in diverse regioni d’Italia e non solo, dal Piemonte alla Sicilia, fino ad arrivare in Inghilterra e Germania. Vota per lui se credi nel gioco di squadra!

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Le passate edizioni del Premio Luisa Minazzi e le menzioni speciali alla cittadinanza reattiva da noi consegnate.
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