C’è chi a 11 anni ha già le idee molto chiare su temi quali cambiamento climatico, biotecnologie e politiche economiche internazionali o chi da mamma che cresce i propri figli in un territorio ormai noto come la “terra dei fuochi” del Nord, ha scelto di prendere in prestito un aereo per videodocumentare i danni di politiche scellerate. O ancora chi, da sindaco di un luogo martoriato come Castel Volturno, infonde speranza alla sua gente avviando iniziative coraggiose. Storie incredibili di persone che ci spingono -non solo a sognare- un futuro migliore e che il premio Luisa Minazzi- Ambientalista dell’anno, promosso da Legambiente e La Nuova Ecologia, ha voluto raccontare. Tra gli otto cittadini “attivi e reattivi” compaiono anche la designer che progetta orti sui tetti delle case con innumerevoli vantaggi dal punto di vista energetico; gli avvocati dei Beagle, in grado di ottenere la condanna per il maltrattamento di tremila cani; l’uomo dello Stato che, in qualità di comandante del corpo forestale di Napoli, ha introdotto metodologie innovative per individuare i siti in cui erano sotterrati i rifiuti pericolosi; il documentarista amante delle Alpi Apuane, habitat prezioso ma sfregiato dalle attività estrattive; la donna assessore della regione Toscana, promotrice e redattrice della prima legge regionale contro il consumo di suolo. Questa la panoramica di uomini e donne eccezionali.
Il premio nasce per ricordare il ruolo fondamentale dell’impegno civico, incarnato da chi questo impegno ce l’aveva nel sangue. Luisa Minazzi, pasionaria dell’Eternit, attivista di Casale Monferrato e voce a sostegno dei diritti delle persone esposte ad amianto, non parlò più quando nel luglio 2010 fu colpita da mesotelioma pleurico.
Non a caso, tra i candidati di queste ultime edizioni spiccano le figure di molte cittadini e cittadine reattive come Domenico Lestingi che denunciò i proprietari della discarica di Conversano che lo obbligavano ad interrare rifiuti tossici e Stefania Baiguera del Comitato per l”Ambiente Brescia Sud, che a lungo si è battuta per la bonifica dei terreni della Scuola Grazia Deledda, dove i bambini non possono giocare da dieci anni sull’erba perchè contaminata da PCB. Ne avevamo parlato nella nostra prima inchiesta nel 2013 e le bonifiche sono iniziate proprio questa estate. Persone che non hanno smesso, nonostante minacce e intimidazioni, di battersi per un ambiente migliore e per la salute delle nuove generazioni.
Le otto candidature di questa edizione sono state individuate da una giuria preliminare composta da Rosy Battaglia (giornalista freelance e fondatrice di Cittadini Reattivi), Paola Bolaffio (presidente di Giornalisti nell’erba), Vittorio Cogliati Dezza (presidente di Legambiente), Tessa Gelisio (conduttrice di programmi tv sull’ambiente), Luca Gioanola (ex-assessore all’ambiente del comune di Casale Monferrato e membro del direttivo dell’associazione Comuni virtuosi), Toni Mira (giornalista del quotidiano Avvenire) e Giuseppe Onufrio (direttore di Greenpeace) e Monica Triglia (vicedirettore di Donna Moderna).
Entro il 15 novembre è possible esprimere la propria preferenza con una delle seguenti modalità:
a) inviando per posta ordinaria la scheda pubblicata su La Nuova Ecologia di settembre, ottobre e novembre anche in fotocopia all’indirizzo della redazione (La Nuova Ecologia, via Salaria 403, 00199, Roma, fa fede il timbro postale, si conteggeranno i voti giunti entro il giorno 20)
b) inviando la scheda via fax al numero 0686218474
c) esplicitando la preferenza insieme alle proprie generalità ( nome, cognome, età e indirizzo) via email alla casella ambientalista2015@lanuovaecologia.it.
d) i cittadini di Casale Monferrato potranno infine indicare entro la stessa data le proprie preferenze tramite le urne che saranno sistemate nei prossimi due mesi all’interno delle scuole, nelle biblioteche e in diversi locali pubblici della città.
La cerimonia di premiazione si svolgerà il 4 dicembre nell’aula consiliare di Casale Monferrato. Siete tutti invitati a conoscere le persone che si celano sotto queste storie.