E’ stata una settimana intensa, ricca di eventi, ma soprattutto fondamentale per aprire nuove riflessioni e considerazioni.
A partire dalla mappatura dei luoghi inquinati, in Italia e in Europa, dai Pfas – composti chimici sintetici pressoché indistruttibili – che si utilizzano, ad esempio, per produrre materiali antiaderenti (teflon), antimacchia o impermeabili (Gore-tex). L’inchiesta, realizzata da giornalisti provenienti da 14 nazioni europee, denuncia come tutta Europa sia più contaminata di quello che realmente l’opinione pubblica pensa.
Dati parziali che non ci stupiscono, ahimè. Considerando solo il nostro paese, l’emergenza riguarda in particolare il Veneto dove, la seconda falda acquifera più grande d’Europa, è gravemente inquinata e mette a rischio la salute di centinaia di migliaia di persone. Eppure in Italia manca ancora una legge “Basta PFAS”, come scriveva la nostra Rosy Battaglia già nel 2020, denunciando anche la mancanza di una mappatura, in Europa. Oltre i danni alla salute pubblica causati da tali sostanze sono stati stimati tra i 52 e gli 84 miliardi di euro, ogni anno, secondo quanto riportato nell’ultimo report dell’Agenzia Europea per l’Ambiente. Incalcolabili le conseguenze ambientali, a fronte di oltre 100mila siti potenzialmente contaminati. ISDE Medici per l’Ambiente ha più volte denunciato la grave situazione sanitaria dovuta dall’inquinamento da Pfas nel solo Veneto.
Proprio con ISDE affronteremo il tema di come reagire all’inquinamento persistente, all’accesso ai dati ambientali e sanitari e la consapevolezza che ne deriva, come
con il monitoraggio del benzene emesso dal siderurgico. Tema che sarà al centro del nostro progetto “CIVIC INN 5.0 – Reattivi si cresce –, progetto possibile grazie ai fondi dell’8×1000 della Chiesa Valdese. L’intento è quello di non limitarsi a denunciare, ma di avviare un’azione pubblica in grado di aumentare la consapevolezza ambientale interagendo con i cittadini, di ogni fascia d’età, per dare le giuste nozioni e i giusti strumenti per poter influenzare l’opinione pubblica e i decisori.
E quando si parla di opinione pubblica, di inquinamento, e di lotte civiche in difesa dei propri territori non si può non pensare, ad esempio, a Brescia e al documentario “Io non faccio finta di niente”. Con grande orgoglio, infatti, segnaliamo che il documentario è stato selezionato alla prima edizione del Fiducia Festival – Festival Internazionale del documentario urbano e del cinema ambientalista.
Queste le parole della giuria riguardo al documentario: “Io non faccio finta di niente – Il documentario-inchiesta porta con sé la forza della determinazione delle anime protagoniste del film attraverso vicende seguite negli anni. La cittadinanza compie un piccolo miracolo, testimoniato a dovere dalle immagini della regista.” Siamo orgogliosi, per Brescia, per il comitato Basta Veleni, per il Coordinamento #9agosto e per tutta la cittadinanza reattiva. E speriamo che proprio il documentario torni ad essere spunto per un dialogo tra generazioni.
Infine, non possiamo non condividere insieme a voi, l’importanza della giornata del 21 marzo, la cosiddetta “giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, giunta alla ventottesima edizione. Ancora una volta, è stata l’occasione per aprire un momento di riflessione, un momento per ricordare le vittime innocenti causate dalla mafia, ma soprattutto un momento di denuncia della continua presenza e connivenza della mafia nella scena politica e pubblica di questo paese.
A questo link, puoi rivivere il foto-racconto della manifestazione a cura di Rosy Battaglia.
La mafia, come la corruzione, o come l’inquinamento, sono il male da estirpare in questo Paese, per il bene comune…
Nicola Petrilli per Cittadini Reattivi APS
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