Sciopero globale del clima 3 marzo, Roma

Venerdì 3 marzo si è tenuto in tante piazze italiane lo Sciopero Globale per il Clima indetto da Fridays For Future e lo slogan che il movimento ha portato lungo le strade è profondamente legato a quei sentimenti che, pur rappresentando principalmente i più giovani, non possono che essere la guida da seguire da tutti (giovani e meno giovani) verso la giustizia climatica e ambientale.
Un corteo unito al grido di: “La nostra rabbia è energia rinnovabile”.

Una frase profondamente significativa e impattante, fulcro delle rivendicazioni che le ragazze e i ragazzi di FFF hanno portato in piazza: dai profitti delle aziende fossili al diritto di respirare aria più pulita, passando per la realizzazione di più comunità energetiche possibili e per la legge sul “consumo di suolo

https://www.instagram.com/p/CpVs3G-MmLj/?igshid=YmMyMTA2M2Y=

Cosa c’è dietro questa rabbia che a noi piace definire sana, reattiva a ciò che intorno a noi sta accadendo silenziosamente e non, lo abbiamo chiesto al referente di FFF Akira Genovese presente al corteo del 3 marzo a Roma:

“Siamo partiti da un tema particolarmente economico, quello riguardante i fondi extra delle aziende fossili come ENI perché durante le inchieste la domanda che sorge sempre è <<ma le risorse in cosa vengono impiegate?>>. A settembre, durante lo sciopero che avevamo indetto due giorni prima delle elezioni, avevamo fatto una lista di risorse che si possono riallocare all’interno del bilancio dello Stato tra cui gli extra profitti.
È da tre scioperi a questa parte che stiamo facendo di tutto per evidenziare il forte legame tra le variabili ricchezza, ceto e emissioni che vengono sprigionate in atmosfera, attenzionando anche questa volta uno dei gruppi che ha più responsabilità in Italia nelle conseguenze della crisi climatica. Tornare a questo tema è importantissimo poiché il governo attuale, in continuità con i precedenti, sta portando avanti il progetto che vede l’Italia come hub del gas europeo in termini di mole incredibile di passaggio e stoccaggio in completo accordo con gruppi come ENI, SNAM ma anche con gli assicuratori e finanziatori tra cui Intesa e Generali. Queste per noi sono le dinamiche negative che vanno evidenziate all’interno del governo per poi avanzare le nostre proposte.

https://www.cittadinireattivi.it/2021/03/19/basta-promesse-clima-fridays-for-future/

Prosegue Akira: “Secondo noi di FFF tra le principali soluzioni di riallocazione coincidono con l’aumento significativo delle comunità energetiche poiché si è visto come riescano a coprire un fabbisogno energetico di circa il 50%. Ovviamente questo può avvenire solo se fatte con dimensioni adeguate e distribuite lungo su tutto il Paese, nei 7.901 Comuni che abbiamo. Questo, oltre che diminuire in maniera netta l’utilizzo dei combustibili fossili, diminuirebbe anche di molto il costo delle bollette.
Passando, poi, all’aspetto delle città invivibili posso dire che noi di FFF lo abbiamo legato a tutto l’impatto dell’inquinamento atmosferico che è inevitabilmente collegato all’aspetto della salute. In questo senso le nostre proposte includono il potenziamento del trasporto pubblico che, soprattutto al Sud, è poco capillare e presente e la difesa delle aree verdi con la conseguente legge sul consumo del suolo che, purtroppo, è ancora attesa. A Milano e Torino, invece, i temi più trattati hanno riguardato il no a mega progetti come, ad esempio, quello sulle olimpiadi in via di realizzazione. Di fatto, lungo la Penisola sono stati trattati temi differenti, ma in egual modo importanti nella lotta al cambiamento climatico”.

 

************

Per essere sempre aggiornati sulle nostre attività vi consigliamo di iscrivervi alla nostra newsletter. Potete seguirci su tutti i social (Telegram, Facebook pagina e gruppocanale YoutubeTwitterInstagram). Qui tutti i nostri bilanci  e lo statuto della nostra associazione.
Potete continuare a sostenere la nostra attività di giornalismo civico indipendente e di advocacy della nostra associazione con una donazione su Paypal o sul nostro c/c su Banca Etica. 

 

************

 

Il nostro lavoro di (in) formazione civica nel 2023 e la realizzazione di questo articolo
è possibile grazie al contributo dell’8 per mille della Chiesa Valdese

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.