Puliamo il mondo è ormai un evento dedicato alla tutela dell’ambiente storico, indetto da Legambiente dal 1993. E’ l’edizione italiana di Clean up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo che coinvolge i cittadini nella cura e nella pulizia delle città e degli spazi verdi.

Anche quest’anno l’iniziativa, in corso dal 27 al 29 settembre, sta avendo un’ampia diffusione a livello locale e nazionale in collaborazione con associazioni, aziende, comitati e amministrazioni cittadine come è possibile vedere dalla mappa costruita dai partecipanti.

Quello che ci preme ricordare, in occasione di questo evento, è l’importanza dell’educazione ambientale e della formazione di coscienza civica  nelle nuove generazioni, in un paese come lItalia, da bonificare in profondità, ammalato non solo dai rifiuti urbani ma da quelli industriali e da contaminanti pericolosi per la vita umana, diffusi dappertutto, da nord a sud, nell’acqua, nella terra, nell’aria, su cui in tanti e troppi hanno chiuso gli occhi.

Oltre 15000 siti da bonificare, dove i veleni hanno raggiunto livelli drammatici. Ad essi si aggiungono quelli non ancora individuati causati dal traffico di rifiuti illeciti, allo smaltimento abusivo e agli sversamenti di imprese senza scrupoli e delle ecomafie su terreni destinati all’agricoltura, nei fiumi e nei laghi, lungo le autostrade, così come denunciato dalla stessa Commissione Parlamentare sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.

Senza dimenticare centrali e fabbriche dalle emissioni nocive e tossiche che ancora operano su tutto il territorio italiano, da La Spezia a Brindisi, passando per Taranto.

Ora più che mai non possiamo smettere di denunciare tutto ciò e dire stop all’ecocidio ma anche e sopratutto al biocidio.

E per iniziare basta un paio di guanti.

 

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