Il Lago D’Iseo non supera ancora l’esame della Goletta dei Laghi, la campagna di Legambiente, realizzata con il contributo di Coou e Novamont, che ogni anno monitora la qualità delle acque del bacino lacustre. Su 10 rilevamenti effettuati sono 7 i punti critici: 4 sulla sponda bergamasca e 3 su quella bresciana.

I tecnici della Goletta dei Laghi hanno monitorato foci e punti critici, raccolti anche grazie alle segnalazioni dei cittadini, con l’obiettivo di scovare gli scarichi non depurati che arrivano, direttamente o attraverso le foci di fiumi e canali, nel lago. Un’istantanea della condizione delle acque che non costituisce alcuna patente di balneabilità.

Sulla sponda bergamasca fortemente inquinati sono i punti presso la foce del fiume Oglio a Costa Volpino e la foce del torrente Rino a Tavernola Bergamasca. Risultano inquinati il campione prelevato tra Lovere e Costa Volpino nei pressi del torrente Re Scudio e quello di Castro alla foce del torrente Borlezza.

Nel bresciano si conferma fortemente inquinato il punto prelevato a Pisogne, nei pressi del Canale industriale in darsena. Risultano infine inquinati quello prelevato a Monte Isola, al porto turistico di Siviano, e quello di Sulzano presso la foce del torrente Calchere.

Facendo una comparazione tra i campionamenti degli ultimi quattro anni, dal 2010, risultano  sempre fuori dai limiti di legge i punti di: Castro, torrente Borlezza; Costa Volpino, Foce Oglio; Pisogne, Canale industriale; Tavernola Bergamasca, Torrente Rino.

Giudizio positivo invece per tre situazioni tutte sulla sponda bresciana: la foce del torrente Bagnadore a Marone, il canale presso l’ex pesa pubblica in località Toline a Pisogne, il campione prelevato a lago davanti all’ Ospedale di Iseo.

“Il nostro compito è quello di individuare le criticità dei bacini lacustri non solo dove sappiamo esserci maggiore afflusso di bagnanti, ma soprattutto dove intravediamo un rischio più elevato di inquinamento, così come viene indicato dal decreto legislativo 116/2008 – commentaBarbara Meggetto, direttrice di Legambiente Lombardia -. Le analisi ci confermano che i problemi per il lago continuano ad arrivare direttamente dai corsi d’acqua. L’Oglio e il Borlezza si confermano ancora una volta i principali imputati e determinano la vera emergenza che va sanata nel minor tempo possibile”.

Una richiesta che gli ambientalisti ripetono ormai ogni anno nonostante alcuni importanti interventi come la realizzazione del collettore di Cedegolo e il raddoppio del depuratore di Esine, che però da soli non bastano a ridurre la portata dell’inquinamento a lago visto che molti Comuni della Val Camonica non risultano ancora collettati. E rimane ancora irrisolto il problema della depurazione in alta Val Camonica (Malonno – Edolo).

“E’ vergognoso l’atteggiamento della amministrazione comunali che non si assumono le proprie responsabilità – attacca Massimo Rota, presidente del circolo Legambiente Alto Sebino -. Certamente stiamo parlando di grossi investimenti, ancora più significativi in momento di scarsità  di risorse. Ma stiamo parlando anche di una situazione strutturale che va avanti da 35 anni e che deve essere risolta, tanto più adesso che la dotazione infrastrutturale lo consente. E poi si dovrà finalmente affrontare anche il tema dello sdoppiamento delle acque chiare e scure. Sono queste le vere priorità del territorio, verso cui convogliare tutte le risorse economiche possibili”.

Gli annosi problemi di inquinamento sono conseguenza della storia industriale di quest’area. Una storia che ha prodotto ricchezza per le comunità ma che nello stesso tempo ha inciso pesantemente sull’ambiente. Ora però il lago sta scoprendo una nuova vocazione economica, fondata su un modello di turismo sostenibile e di qualità, che non basi il proprio benessere sul consumo di suolo e lo spreco delle risorse. Il Sebino deve diventare il centro di una rinascita economica basata sulla bellezza: un risultato da raggiungere con l’impegno di tutti gli attori locali.

Sul sito di Legambiente Lombardia il comunicato completo e  su www.legambiente.it/golettadeilaghi – sezione Analisi è possibile scaricare la mappa interattiva del monitoraggio, con i punti di campionamento e i risultati delle analisi. La mappa con i punti analizzati è visibile direttamente da questo link 

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