“Dobbiamo riempire la fabbrica di cose buone” dice Michele Morini, ex-lavoratore della Maflow di Trezzano sul Naviglio (MI), che insieme ad altri 80 colleghi, dopo due anni di occupazione, ha deciso di “ri-creare” il proprio lavoro. Così tra i padiglioni deserti abbandonati dalla proprietà lo scorso dicembre, che solo nel 2007 era una multinazionale con 320 dipendenti, è nata, il 1 marzo 2013, RI-MAFLOW Cooperativa Sociale ONLUS, dedita alla riparazione di apparecchiature elettriche e elettroniche dismesse per associazioni, enti, scuole. Il secondo step sarà recuperare le materie prime dallo smaltimento dei RAAE. In Italia tre quarti dei rifiuti tecnologici, dalle lavatrici ai computer, viene sottratto illegalmente dalle ecomafie, mentre per arrivare ai livelli virtuosi della Svezia dovremmo quintuplicare i volumi di riciclo. Ma il progetto della “fabbrica recuperata” va oltre. Dalla creazione del gruppo di acquisto solidale “Fuori mercato” che si rifornisce dei prodotti del Parco Agricolo Sud Milano, all′ospitalità offerta ad artigiani ed artisti, all′organizzazione di eventi per rendere vivo quello che, altrimenti, sarebbe solo lo spazio vuoto di una delle tante aziende dismesse del nord Italia. Il video “La fabbrica recuperata” ha vinto il Premio Giuria di Qualità Informazione Digitale La Stampa 2013