“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.Art. 9 della Costituzione Italiana.


Ebbene sì, dopo anni di proposte, di dibattiti e di discussioni parlamentari, finalmente la tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali entra in Costituzione, tra i suoi principi fondamentali e, grazie al voto a favore di 468 parlamentari, non sarà neppure necessario sottoporre la legge costituzionale a un referendum ed entra subito in vigore.
E’ sicuramente un passo importante e decisivo verso il cambiamento che tutti ci auspichiamo.
Ma non è l’unica novità: infatti, viene modificato – e a nostro giudizio può rappresentare il vero punto di svolta in molte vicende che riguardano le comunità che vivono a contatto dei siti contaminati- anche l’articolo 41:

“L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali.


Anche la salute e l’ambiente dovranno essere tutelate da qualsiasi iniziativa economica, pubblica o privata che sia. Molti degli scempi, dei disastri ambientali e sanitari che si sono compiuti in questi decenni, non sarebbero probabilmente accaduti.



Per Cittadini Reattivi APS, e per le battaglie a fianco delle comunità e dei cittadini contro le ingiustizie, non è “solo” una buona notizia, ma il riconoscimento di un diritto sacrosanto. Se è vero che si vuole, così, tutelare le generazioni future, bisogna cominciare già da oggi.

Per noi e per chi ha sostenuto dal basso il doc-inchiesta “Io non faccio finta di niente”, non è l’unica good news di questa settimana: il documentario – tradotto in inglese “I don’t look the other way” – è stato selezionato al Toronto International Women Film Festival.

Un altro prezioso riconoscimento che porta a livello internazionale le vicende della popolazione di Brescia contro l’inquinamento e che arriva ancora una volta dall’estero. Motivo in più per per aprire le porte alla primavera ecologica e al cambiamento.

Anche per questo continuate a sostenerci.


Rosy Battaglia
Nicola Petrilli
per Cittadini Reattivi APS

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