
Sono tanti gli appelli che arrivano dai cittadini reattivi di tutta Italia. Impossibile non ascoltare un’altra voce che arriva dalla Sicilia, da Augusta. Lì, ogni 28 del mese Don Palmiro Prisutto ha deciso in un modo molto particolare di non tacere rispetto alle morti e alle malattie portate dal petrolchimico. Augusta fa parte del Sito di Interesse Nazionale di Priolo costituito dai 4 Comuni di Siracusa, Augusta, Melilli e Priolo con una popolazione complessiva, al censimento 2011, di 179.797 abitanti.
Ci sono impianti chimici, un polo petrolchimico, una raffineria, un’area portuale, amianto e discariche. Anche qui sia l’Istituto Superiore di Sanità che l’Associazione Italiana dei Registri Tumori attestano eccessi per diversi tipi di tumore sia negli uomini che nelle donne. Anche qui come in tante altre zone del paese ci si ammala e si muore di più. Ecco perché Don Palmiro Prisutto rischiando anche il richiamo e lo spostamento dalla sua parrocchia dall’Arcivescovo Pappalardo, ha deciso di leggere, alla fine delle messa, una volta al mese l’elenco drammatico delle persone che sono morte di cancro.
Per questo lo hanno definto il “prete degli avvelenati”. Ecco, noi pensiamo che insieme a tanti altri uomini di buona volontà semplicemente Don Palmiro ha deciso di non tacere davanti ad una strage in nome di un lavoro malsano per le persone e per l’ambiente. Per farlo settimana scorsa è uscito anche dalla sua chiesa insieme a centinaia di persone ammalate o che hanno perso un familiare per tumore.
Che cosa si sta facendo per fermare questa situazione? Un sito di interesse nazionale proprio secondo gli accordi di programma di Stato dovrebbe essere bonificato. Ma ad Augusta – Priolo non solo non si sta bonificando, ma si continua a morire. Anche qui ci sono delle responsabilità e Don Palmiro ci ricorda che non possiamo tacere e dobbiamo uscire in strada a gridarlo. Noi andiamo avanti a sostenerlo.
La pagina Facebook di Don Palmiro Prisutto
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