Conferenza goverantiva casale monferrato

E’ passato un quarto di secolo dalla legge 257/1992 che ha proibito, a partire dal 1994, l’estrazione, l’importazione, la produzione e la commercializzazione di materiali contenenti amianto. Questo però non è bastato a tutelare la salute dei cittadini visto che a distanza di tanti anni si è ancora lontani dal completare le bonifiche dei siti contaminati. Compito che risulta di difficile attuazione se neppure la mappatura dei siti contaminati prevista dal Piano Nazionale Amianto è ancora ultimata. Ed è gravissimo perché se non si bonifica si continuerà a morire. Solo tra il 1993 e il 2012, secondo i dati del Registro Nazionale Mesoteliomi, curato da Inail (RENAM), sono state oltre 21 mila le vittime della fibra killer. Ogni giorno perdono la vita 8 persone in Italia, 3000 ogni anno.  Lo sanno bene a Casale Monferrato, simbolo della lotta contro Eternit, la città con il più alto numero di vittime causate dal mesotelioma, che però sarà amianto free entro il 2020. Nel panorama nazionale la città infatti si propone come eccezione in positivo e come esempio di buone pratiche per la lotta all’amianto, pratiche che ad esempio hanno portato all’istituzione del Parco Eternot proprio nell’area bonificata dove una volta sorgeva lo stabilimento Eternit.

Nell’ambito del percorso intrapreso dalla comunità cittadina di lotta e sensibilizzazione sul tema dell’amianto Casale Monferrato ospita oggi e domani (venerdì 24 e sabato 25 novembre) la III Conferenza Governativa sull’amianto e le patologie correlate – dalla Legge 257 del 1992 a oggi, situazione attuale e prospettive future.

Apertura dei lavori al Teatro Municipale
Apertura dei lavori al Teatro Municipale

I lavori sono iniziati alle ore 14,30 con i saluti delle autorità al Teatro Municipale e l’introduzione del Sottosegretario di Stato per gli Affari Regionali Gianclaudio Bressa. Il pomeriggio si articola dalle 16,30 in gruppi tecnici in sessioni parallele, suddivisi per aree tematiche nel vicino Istituto Balbo (dove è operativa da tempo l’aula Amianto/Asbesto): Ambiente, Salute (Ricerca clinica, Centri di eccellenza e presa in carico del paziente, Sorveglianza epidemiologica, Sorveglianza sanitaria ex esposti), Aspetti sociali e del lavoro (Tutela previdenziale, provvedimenti di prevenzione, contenzioso, aspetti giuridici e normativi, Addetti potenzialmente esposti e responsabile amianto, Fondo vittime amianto, Gestione economica – finanziaria. Le osservazioni dei sindaci).

Domani (Sabato 25) quindi avrà luogo la sessione plenaria al Teatro. Dalle 9 ci sono le relazioni dei gruppi di lavoro del giorno precedente e infine le conclusioni del Ministro dell’Ambiente, del Territorio e del Mare Gian Luca Galletti.

Nella homepage del sito www.comune.casale-monferrato.al.it, è possibile consultare, in continuo aggiornamento, il programma dei due giorni di lavori.

«Si tratta di un avvenimento molto rilevante, basti pensare che la precedente Conferenza si svolse a Venezia» ha introdotto l’incontro di presentazione del 15 novembre il sindaco Titti Palazzetti.

«La nostra città è stata scelta in quanto simbolo della lotta, esempio per i rapporti di collaborazione che si sono creati e sviluppati tra gli enti. In questo modo vogliamo essere stimolo per le altre realtà, non è più tollerabile in Italia vedere tetti in amianto» ha proseguito l’assessore all’ambiente Cristina Fava.

«Questa Conferenza arriva in una fase conclusiva dei lavori del Governo, serve per fare il bilancio della situazione a 25 anni dalla legge del 1992, per meglio comprendere i risultati raggiunti e le carenze. Si affronteranno aspetti legati ad ambiente, sanità e tutela dei lavoratori, producendo un documento che tracci linee guida per il prossimo Governo. La nostra lotta è il simbolo del nostro modo di fare cultura perorando la causa della candidatura di Casale Monferrato a Capitale Italiana della Cultura 2020, migliorando la salute dei cittadini: parliamo di trent’anni di un’esperienza unica nel suo genere, nulla di virtuale. Negli ultimi tre anni sono stati bonificati in tutto il SIN circa 500mila mq di amianto, tanto quanto era stato fatto nei dodici anni precedenti. Ora in città restano circa 60 mila mq» ha concluso il sindaco.

Al Castello la mostra Le Vie dell’Amianto

A partire da oggi venerdì 24 novembre, in una sala del Castello del Monferrato che viene inaugurata per l’occasione, verrà ospitata, restando visitabile fino al 20 dicembre, la mostra “Le Vie dell’Amianto”, realizzata dal Centro Interdipartimentale Scansetti dell’Università di Torino, dalla Società per il Risanamento e lo Sviluppo Ambientale dell’ex miniera di amianto di Balangero e Corio, dal Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino e con il contributo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, precedentemente allestita proprio presso l’ateneo torinese.

 

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