4000 mila morti ogni anno. 30 milioni di tonnellate d’amianto da bonificare in tutta Italia.  Così come ancora troppo amianto è diffuso negli edifici pubblici, a partire delle scuole, case, cortili e aree industriali dismesse. Anche qui, i numeri sono da spavento: 34.148 siti contaminati (rapporto Legambiente Liberi dall’amianto, 2012) e almeno 300 che necessiterebbero un intervento immediato di messa in sicurezza e inertizzazione. Senza contare il problema del corretto smalimento, su cui bisognerebbe promuovere ricerche e risorse anzichè “delegarlo” alle ecomafie.

Nel dramma di un Paese avvelenato, le conseguenze della fibra di absesto a vent’anni dalla sua messa al bando sono sotto gli occhi di tutti, ma se nell’immaginario collettivo con il processo ad Eternit si è resa giustizia, non si comprende come in realtà proprio Casale Monferrato sia il punto di partenza per una rivoluzione che deve coinvolgere tutto il Paese.

E, ancora una volta,  sono proprio coloro che sono stati esposti alla fibra killer (da chi per motivi di lavoro ai parenti delle vittime),  a mobiltarsi e chiedere l’attenzione mediatica,  nella manifestazione nazionale che si terrà martedì 8 ottobre a Roma, in Piazza Montecitorio.

Sul piatto sono tre  le macro-richieste ancora disattese dalle istituzioni: il Piano Nazionale Amianto, non finanziato e che di fatto impedisce bonifiche ed interventi a tutela della salute ; l’estensione del Fondo delle vittime amianto anche ai conviventi e a tutti coloro che sono venuti a contatto con l’absesto, per lavoro o residenza intorno ai luoghi contaminati e la messa in discussione dei disegni di legge presentati al Parlmento.

Un evento, questo dell’8 ottobre che entra in contatto anche con i fermenti della società civile che non ci sta ad assistere allo sfacelo di una repubblica privata dei suoi beni migliori come ambiente, cultura, bellezza e lavoro. E che si ritroverà, dopo l’assemblea al Teatro dei Servi, negli spazi del Teatro Valle Occupato, appena trasformato in Fondazione Teatro Valle Bene Comune per la visione collettiva di Trashed, il film documentario di Jeremy Irons, feroce atto d’accusa nei confronti della grande economia mondiale, ma anche un forte incitamento alla lotta e al cambiamento. In nome di un mondo migliore.

La manifestazione è organizzata dal Coordinamento Nazionale Amianto composta dalle associazioni, sindacati, comitati e medici da tutta Italia:

Ass. INTERFORUM (Torino),Ass.regionale ex esposti (AREA-Oristano).Ass. Medicina. Democratica; Legambiente naz. (Roma),Ass. Esp. Amianto (AEA FVG Trieste),Ass. Medici per Ambiente (ISDE); Comitato prevenzione amianto (COPAL –MI),Ass. Naz. Dei Lavoratori Mutilati Invalidi (ANMIL); Ass. NO Cave Amianto (Parma),Ass.Esp.Amianto (AEA-Monfalcone),Ass.Fam. Esp.Amianto (AFEA-La Spezia), Ass.Italiani Esposti Amianto (AIEA-Naz. Milano),Ass.Vittime Amianto Naz. Ital. (AVANI -Broni), Com. Perm. ex Esposti Amianto (Messina),Com.Salute nei Luoghi di Lav. e nel Territorio (S.S.Giov –Mi), European Asbestos Risk Association (EARA-Trieste),Ist. Ramazzini (Bologna),Comitato Basta Eternit
Per informazioni Segreteria organizzativa CNA Fulvio Aurora 3392516050 cna2013@tiscali.it

 

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