Buona Pasqua da Cittadini Reattivi

In un mondo che continua a tacere davanti alle ingiustizie più atroci, questa Pasqua non può essere solo una celebrazione. Deve essere un richiamo.

In tempi di guerra, crisi economica e sociale, c’è chi vorrebbe convincerci che la tutela della salute, dell’ambiente e della verità siano ormai un lusso. Un privilegio che non possiamo più permetterci. Ma noi sappiamo che è esattamente l’opposto: è proprio in questi momenti che la giustizia ambientale e sociale diventano più urgenti.

Ecco perché il giornalismo che ha memoria, che indaga e che è watchdog del potere, è oggi più che mai necessario.

Il nostro pensiero va agli oltre 170 giornalisti palestinesi uccisi a Gaza. Oltre a tutti coloro che, tenendo alto il valore di questo mestiere, subiscono minacce, ritorsioni e querele bavaglio. Succede sempre di più anche in Italia e in altri stati democratici.
Il giornalismo libero è sotto attacco. La democrazia è fragile.

E non possiamo e non dobbiamo dimenticare gli oltre 15.000 bambini uccisi a Gaza in 18 mesi di orrore. Un pensiero a loro e a tutti i bambini e civili vittime del conflitto in Ucraina e degli altri nel mondo.

In questa Pasqua, auguriamo la rinascita della coscienza, della responsabilità. Auguriamo la PACE.

La speranza non è attesa: è azione. E la pace non si implora. Si costruisce, insieme.

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