#FOIA4ItalyIl premier Matteo Renzi l’aveva promesso nel suo discorso di insediamento al governo il 24 febbraio scorso: «…non semplicemente il Freedom of Information Act, ma un meccanismo di rivoluzione nel rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione tale per cui il cittadino può verificare giorno dopo giorno ogni gesto che fa il proprio rappresentante» ).

Le oltre 30 organizzazioni della società civile riunite nel progetto Foia4Italy (tra cui Cittadini Reattivi) hanno preso il primo ministro in parola e hanno redatto una proposta di legge che presentata oggi ai parlamentari di tutti gli schieramenti in un incontro alla Camera.

La proposta presentata integra i suggerimenti raccolti durante la consultazione aperta e online lanciata nell’autunno del 2014 ed è pensata per espandere l’attuale regolamentazione. Sia quella sull’accesso civico (legge 33/2013), che quella sull’accesso agli atti (legge (241/1991) e in maniera fortemente innovativa portandola finalmente al passo con i nuovi strumenti digitali e la normativa internazionale in materia di trasparenza.

Tra i punti più importanti, l’articolo 5 che ribalta il rapporto tra istituzioni e cittadino a favore di questultimo. Non è infatti più il cittadino a dover dimostrare il proprio interesse a conoscere un determinato dato o documento (il cosiddetto “need to know”), ma è l’amministrazione – se intende negare l’accesso all’informazione o al documento – a dover provare l’esistenza di ragioni (previste per legge) che impediscano di soddisfare la richiesta del cittadino (“right to know”).

Ecco i dieci punti centrali della proposta che vuole essere una vera legge sul diritto all’accesso a livello europeo ed internazionale:

1. Il diritto di accesso è previsto per chiunque, senza obbligo di motivazione (eliminando le restrizioni
previste dalla Legge n. 241/1990)
2. Possono essere oggetto dell’accesso tutti i documenti, gli atti, le informazioni e i dati formati, detenuti
o comunque in possesso di un soggetto pubblico
3. Si applica non solo alle Amministrazioni ma anche alle società partecipate e ai gestori di servizi
pubblici
4. Le risposte delle Amministrazioni devono essere rapide (max 30 gg)
5. Le eccezioni all’accesso sono chiare e tassative
6. L’accesso a documenti informatici è gratuito (non sono dovuti nemmeno costi di riproduzione)
7. Nel caso di atti e documenti analogici, può essere richiesto solo il costo effettivo di riproduzione e di eventuale spedizione
8. Quando un’informazione è stata oggetto di almeno tre distinte richieste di accesso, l’amministrazione deve pubblicare l’informazione nella sezione “Amministrazione Trasparente”
9. In caso di accesso negato, i rimedi giudiziari e stragiudiziali sono veloci e non onerosi per il richiedente
10. Prevede sanzioni in caso di accesso illegittimamente negato

Oggi diretta twitter con l’hashtag #foia4italy. Per le prossime iniziative della campagna,  tutte le informazioni su  www.foia4italy.it

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